Francesco Lo Voi |
La Procura
della Repubblica di Palermo ha così un capo. Lo Voi si è “imposto” su Sergio lari e Guido Lo
Forte. E’ stata una scelta assai travagliata, perché è intervenuta
nella fase di rinnovo del Csm (tre mesi fa circa sono stati eletti i nuovi
componenti, il Parlamento ha completato il plenum solo pochi giorni or sono),
ma non solo. La Commissione competente per le nomine, che solitamente decide,
non è riuscita a trovare un punto di convergenza. Il lungo tempo
trascorso ha danneggiato alla fine soprattutto Guido Lo Forte che
aveva ricevuto più consensi degli altri in prima battuta.
LA SCHEDA - In magistratura dal maggio
1981, Lo Voi ha iniziato la carriera come Pretore a Sanluri (CA) e,
successivamente è stato Giudice al Tribunale di Caltanissetta e poi
Pretore a Palermo. Dal 1990 al 1997 e’ stato Sostituto Procuratore della
Repubblica a Palermo, entrando a far parte della DDA fin dalla sua
costituzione e lavorando sia con Giovanni Falcone che con Paolo Borsellino. Ha
svolto le indagini e sostenuto in dibattimento l’accusa in numerosi e gravi
processi di mafia, anche in contatto con altre DDA, coordinando altresi’ le
ricerche di noti latitanti mafiosi, che sono stati tutti tratti in arresto.
Dal 1997 ha
svolto le funzioni di Sostituto Procuratore Generale a Palermo, continuando ad
occuparsi di processi di mafia in grado di appello (tra i quali quelli contro
esecutori e mandanti dell’omicidio di Padre Giuseppe Puglisi); è stato
nominato Segretario Generale della Procura Generale della Repubblica e punto
di contatto della Rete Giudiziaria Europea, fin dalla sua costituzione,
nell’ambito della quale ha svolto un’attivita’ volta a facilitare le procedure
di cooperazione giudiziaria internazionale. E’ stato designato relatore dal CSM
in diversi incontri di studio in materia processuale penale ed ordinamentale ed
ha partecipato, sia in Italia che all’estero, a convegni in materia di
cooperazione giudiziaria internazionale; e’ stato inoltre chiamato dalla
Commissione Europea a far parte di alcune commissioni di valutazione in materia
di giustizia ed affari interni nei paesi candidati all’ingresso nell’U.E., all’esito
delle quali ha redatto articolate relazioni. E’ stato eletto al CDC dell’ANM
dal 1999 ed ha svolto, nella Giunta Esecutiva Centrale, gli incarichi di direttore della
Rivista “La Magistratura” e, per quasi due anni, di segretario generale.
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