L’Aeronautica militare sta per inviare
quattro cacciabombardieri “Tornado” per partecipare alle operazioni della coalizione
internazionale anti-Isis in Iraq e in Siria. La notizia giunge dagli Stati
Uniti d’America: stamani la rivista specializzata Defensenews,
citando il “portavoce del Minitero della difesa italiano”, afferma che i
velivoli saranno schierati nella base aerea di Ahmed Al Jaber in Kuwait e
“saranno utilizzati solo per missioni di riconoscimento”. Defensenews aggiunge
che la ministra Roberta Pinotti avrebbe inviato nei giorni scorsi una lettera
al parlamento italiano spiegando che insieme ai “Tornado” giungerà uno staff
logistico di 135 uomini dell’Aeronautica italiana.
Inspiegabilmente la notizia
sulla nuova escalation militare italiana nel complesso scenario di guerra
all’Isis non è trapelata in Italia. In ottobre un velivolo tanker Boeing
KC-767-A in dotazione al 14° Stormo dell’Aeronautica di Pratica di Mare (Roma)
era stato trasferito nella base aerea di Kuwait City per rifornire in volo i
cacciabombardieri della coalizione internazionale a guida Usa impegnati nei
bombardamenti in Iraq e Siria. Successivamente in Kuwait sono giunti pure due
droni-spia “Predator” del 32° Stormo di Amendola (Foggia), 200 addestratori e
80 “consiglieri” militari, buona parte dei quali sono stati poi trasferiti a
Erbil, nel Kurdistan iracheno, per partecipare alle attività addestrative delle
unità locali e dei battaglioni dei pershmega curdi.
Il governo italiano ha fatto sapere di
aver trasferito alle forze armate irachene un numero imprecisato di cannoni
leggeri “Folgore” con munizioni calibro 80mm, prodotto dalla Breda, di
proprietà dell’Esercito italiano. Il raggio di tiro di queste armi è di circa
1000 metri che diventano 4,5 km mediante l’impiego di razzi. L’Esercito
aveva ordinato 800 sistemi “Folgore”, ma l’arma ha avuto scarsissimi risultati
sul campo. Secondo quanto pubblicato dalla Rivista Italiana Difesa (RID), date
le grosse dimensioni e la pesantezza del “Folgore”, è stato scarsamente gradito
come arma per fanteria, mentre la granata da 80mm non sarebbe in grado di
perforare le corazze dei moderni carri armati moderni. Attualmente solo il 4º
reggimento Genio guastatori di stanza a Palermo ha in dotazione tale arma. Il
12 settembre scorso, l’Italia ha inoltre inviato a Baghdad un aereo cargo C-130J
“Hercules” con a bordo armi leggere per un valore complessivo di 1,9 milioni di
euro, incluso 100 mitragliatrici MG 42/59 “Beretta” più 100 treppiedi, 100
mitragliatrici pesanti da 12.7, 250.000 munizioni per ciascuna delle due
tipologie di armi, 1.000 razzi RPG 7, 1.000 razzi RPG 9 e 400.000 munizioni per
mitragliatrici di fabbricazione sovietica. I 2.000 razzi e le munizioni
facevano parte di uno stock di armi sequestrato nel 1994 a
bordo di una nave diretta in Serbia e conservate presso un deposito sotterraneo
in Sardegna. Le armi sono state consegnate attraverso un ponte aereo per
Erbil ai peshmerga curdi.
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