Vito Lo
Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre, ha promosso una raccolta di
firme per perorare la causa della Commissione europea antimafia. Iniziativa
meritoria che risponde ad unbisogno di “europeizzare” ed unificare la lotta
al crimine organizzato. Il Parlamento di Strasburgo non l’ha ancora
istituita e, a quanto pare, non c’è una unanimità di giudizi sulla sua utilità.
Nell’ultima fase della precedente legislatura essa nacque ma non riuscì ad
ottenere strumenti e risorse per operare come avrebbe dovuto e potuto. Le sue
prerogative ed i suoi poteri, peraltro, erano molto modesti. Sarebbe stata per
chiunque una battaglia contro i mulini a vento, cercare di dare concretezza
all’organismo parlamentare europeo.
L’istituzione
della Commissione ha dato ruolo e riconoscibilità al suo Presidente, la
siciliana Sonia Alfano. Ma solo in Sicilia e nella Penisola. Fuori dai
confini, niente o quasi.
Questa
esperienza dovrebbe indurci a segnalare la necessità che si vada al di là
dell’istituzione della Commissione e che si decida sui suoi poteri
d’indagine. Le difficoltà di affidarle risorse investigative sono,
allo stato, insormontabili per la stessa natura, ed i limiti, del Parlamento
europeo.
Il rischio
di mettere in piedi l’ennesimo organismo fantasma, che crea
aspettative e regala una patente di buona volontà al Parlamento europeo ed agli
Stati che lo compongono, è molto alto. Nei sancta sanctorum del riciclaggio,
tanto per fare un esempio.
La
Commissione europea antimafia potrebbe darsi da fare per promuovere organismi
d’indagine comuni, migliorare ed aumentare la circolazione delle informazioni
nelle polizie, unificare, per quanto possibile, le legislazioni anti-crimine.
Ma la mission (impossibile?), è l’istituzione di regole che permettano di
penetrare nei forzieri delle organizzazioni criminali, per inseguire i
patrimoni guadagnati con l’illegalità.
Se la Commissione nasce con questi obiettivi, ben
descritti nella sua istituzione, diventa uno strumento di lotta alle mafie, altrimenti
è meglio niente: incoraggia le passerelle dei politicanti e basta.
SALVATORE PARLAGRECO
Siciliainformazioni.com
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