Sospese n. 9 attività, 2 denunce penali per violazioni sulla sicurezza in
cantiere, sequestro del cantiere e sanzioni per quasi 250.000 euro. Videosorveglianza sui luoghi di lavoro senza
autorizzazione: altre 6 denunce
penali in Procura.
Palermo, mercoledì 22 ottobre 2014
I
Carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e del Comando
Provinciale di Palermo, nel corso delle prime due decadi di ottobre ,
nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del lavoro nero
prevalentemente presso diversificati esercizi commerciali e due società edili,
d’intesa con il dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro di Palermo, Ing.
Michele Augugliaro, hanno sottoposto a controllo 16 aziende riscontrando in 10 di queste la presenza di 23
lavoratori privi di alcuna tutela assicurativa e previdenziale su 61
controllati: sono scattate pertanto le sospensioni amministrative delle attività
poiché occupavano lavoratori “in nero” oltre la soglia del 20% negli esercizi
commerciali e nel cantiere edile. I datori di lavoro hanno subito regolarizzate
le posizioni delle maestranze, ottenendo quindi la revoca dei provvedimenti
impeditivi all’esercizio delle attività previo il pagamento di 1.950 euro ciascuno.
Sono 2 le denunce
penali in stato di libertà dei
titolari di ditte edili ai quali sono state contestate le seguenti violazioni:
- - l’omessa nomina del coordinatore per la sicurezza,
l’omessa nomina del medico competente, il non avere formato e informato i
lavoratori sui rischi del cantiere, l’omessa consegna dei dispositivi
individuali di protezione degli operai, il non avere utilizzato scale a norma
con i previsti ancoraggi, non avere predisposto l’idoneo accesso al cantiere,
il non avere predisposto idonee protezioni verso il vuoto,
- - il distacco illecito di un lavoratore presso altra
ditta, oltre all’impiego di lavoratori in nero,
infine il cantiere
veniva sottoposto a sequestro preventivo ai sensi del 321c.p.p..
Le predette attività permettevano di:
- - comminare ammende per 73.941€;
- - contestare sanzioni amministrative per 175.450€;
- - recuperare contributi INPS per oltre 20.000€.
Contestualmente alla lotta al lavoro nero e alla sua
emersione i Carabinieri di Palermo hanno puntato l’attenzione anche sull’uso
non autorizzato di impianti di videosorveglianza. In 6 casi diversi,
in città e provincia, è stato accertato l’uso non autorizzato di impianti di
videosorveglianza che “possono essere installati soltanto previo accordo con
le rappresentanze sindacali, ovvero, in difetto di accordo, su autorizzazione
della Direzione Territoriale del Lavoro”. L’uso di questi impianti è uno
strumento dei datori di lavoro per tenere alla larga i malintenzionati, ma
talvolta anche un indebito espediente per controllare i propri dipendenti:
questo collide con quanto stabilito appunto dallo Statuto dei Lavoratori e da
quanto previsto dal Garante per la privacy che ne limita il campo di
applicabilità. I responsabili sono stati deferiti alla Procura della
Repubblica.
Il lavoro certosino dell’Arma nella Tutela del Lavoro,
tende a mantenere stabili le garanzie per i lavoratori e gli standard di
osservanza delle leggi in materia di lavoro: spesso è un’azione mal sopportata
dagli imprenditori inosservanti non solo delle garanzie volte alla tutela del
lavoratore, ma inosservanti di ogni minima regola tributaria e contributiva che
ne fanno spesso degli evasori totali in danno di coloro che invece osservano e
rispettano le leggi dello Stato e la libera concorrenza. L’Arma rimane un
presidio al servizio dei cittadini e dello Stato e finalizza ogni propria
azione al perseguimento di questi obiettivi: cittadini e Stato.
Le attività ispettive d’intesa fra la Direzione
Territoriale del Lavoro e il Comando Provinciale dell’Arma, continueranno con
il massimo impulso del Nucleo Carabinieri ispettorato del Lavoro di Palermo, al
fine di verificare l'osservanza nei confronti del personale occupato delle
norme di tutela dei rapporti di lavoro, di legislazione sociale, di igiene e
sicurezza a Palermo come nelle altre aree urbane e rurali della provincia.
Nessun commento:
Posta un commento