|
Francesco Vetrano, l'arrestato |
Aveva già provato qualche giorno fa, stessa tabaccheria, stesse modalità.
Ma il figlio della proprietaria se ne era accorto e lo aveva cacciato via.
Troppo evidente quell'ologramma, difforme nel simbolo che riportava. La
carta poi, così accentuata la differenza al tatto. E così è stato necessario
cambiare strategia, tentando di nuovo l'impresa, approfittando senza scrupolo
dell'anziana vedova, madre del tabaccaio. "Un pacco di trinciato" ha
provato ad acquistare l'uomo, inizialmente con successo. La donna infatti,
forse distratta dalle persone in fila che incalzano, o dal vociare
convulso di chi gusta un cappuccino commentando la domenica calcistica, ha
accettato la banconota, senza accorgersi di niente. Soltanto qualche istante
dopo, mentre la riponeva nella cassa, ha notato l'anomalia ed ha avvertito il
figlio. Mentre ancora si stava allontanando a passo svelto dal locale, i
Carabinieri, la cui Caserma è proprio di fronte la tabaccheria, erano già stati
avvisati telefonicamente.
Due di loro si sono precipitati in strada ed hanno
fermato l'uomo a poche decine di metri di distanza. Il trinciato ancora in
tasca, negli occhi lo stupore di chi non si aspetta di essere colto in
flagranza.
FRANCESCO VETRANO, classe 1961, con precedenti di polizia, è
stato tratto in arresto per il reato di "spendita e introduzione nello
Stato, senza concerto, di monete falsificate". Preziosi anche stavolta il
tempismo e la fiducia che i cittadini hanno riposto nei militari della locale
stazione di Palazzo Adriano, un piccolo avamposto della legalità al confine tra
Agrigento e il Corleonese, destato appena pochi giorni fa da un'ondata di
"pulizia straordinaria", che ha visto finire in manette 4 Palazzesi
per associazione a delinquere di stampo mafioso.
L'uomo,
accompagnato presso il Tribunale di Termini Imerese per il giudizio
direttissimo, è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma,
tutti i giorni, presso la locale Caserma.
Nessun commento:
Posta un commento