A CORLEONE
(PA) negli ultimi mesi si è registrato un clima
pesante e l’incendio, probabilmente di natura dolosa, che ha
danneggiato l’escavatore in uso al presidente del Consiglio Comunale Stefano Gambino ne è l’ennesima grave dimostrazione.
Dalle ultime vicende
giudiziarie abbiamo la conferma che la mafia a Corleone non è assolutamente finita,
ma è sempre attiva, inoltre il fuoco appiccato non solo preoccupa per il fatto
in sé ma assume maggiore rilievo poiché riguarda chi ricopre un ruolo
istituzionale e rappresenta il Consiglio Comunale di Corleone.
In questa Città da sempre
c’è stata una divisione netta tra la criminalità organizzata e chi si è battuto
per la libertà, la giustizia e la legalità. Per tali motivi ho inviato una
richiesta di intervento alle Commissioni Nazionale e Regionale, in particolare Al Presidente della Commissione
Nazionale Antimafia Rosy Bindi, ai Vicepresidenti Claudio Fava, Luigi Gaetti,
al Presidente della Commissione sul fenomeno mafia in Sicilia Nello Musumeci e
ai Vicepresidenti Fabrizio Ferrandelli, Salvatore Cordaro , Gianluca Antonello
Miccichè, di intervenire per dare forza
ai corleonesi onesti.
Giuseppe Crapisi
Delegato Assemblea
Regionale PD
Presidente di ORA Corleone
1 commento:
l'accaduto è sicuramente da condannare come lo sono tutti gli eventi di origine mafiosa, però sembra che si stia correndo troppo, chi lo dice che l'avvenuto sia di origine mafiosa o altro? non è che questa è l'ennesima scusa per alimentare un 'antimafia che vive solo per autoreferenza??
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