Palermo 5
ottobre 2014 – “E’ un passo avanti importantissimo, sulla strada dei
riconoscimenti dei diritti civili ai lavoratori. Il principio di dare a
un omosessuale iscritto al registro delle unioni civili la possibilità di
accedere a un permesso retribuito di 15 giorni, assimilabile in tutto e per
tutto alle ferie matrimoniali, dovrebbe essere adottato in tutti i luoghi di
lavoro, sia nelle aziende pubbliche che in quelle private Quello dell’Amat è un
esempio che può essere seguito a cascata in tutti i posti di lavoro”. Il
segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo commenta con estrema
soddisfazione la notizia del congedo matrimoniale concesso dall’Amat a Giuseppe
Atanasio, dipendente della società partecipata del Comune di Palermo, e
Salvatore Migliore, una delle prime coppie gay di Palermo ad essersi iscritte al
registro delle unioni civili.
“Da
segretario della Fillea ricordo che vent’anni fa la Cassa edile premiava i
lavoratori con dei viaggi. C’era una coppia non sposata che chiedeva di poter
partecipare al viaggio. Ma il consiglio d’amministrazione decise di no:
in cda il ragionamento che il lavoratore potesse usufruire di quel benefit con
la sua compagna non passò, perché non era sposato legalmente. La sua era
una convivenza – aggiunge Campo – Di strada ne abbiamo fatta. E oggi con una
conquista come quella di Palermo, tra le prime in Italia, si riconoscono gli
stessi diritti a tutti lavoratori, non solo a questi sposati per legge. Se la
politica tarda ancora a superare le resistenze culturali e sociali
esistenti in tema di diritti agli omosessuali, possono essere i cittadini a
spingere le aziende a farlo. Ed è quello che facciamo noi, chiedendo che anche
altre aziende, sia pubbliche che private, si muovano nella stessa direzione,
riconoscendo pari dignità al legame che unisce le coppie gay”.
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