PALERMO - Due piccole lapidi, molti fiori e
la benedizione in nigeriano e italiano per Bose Uwaida e Looveth Edward, le due
giovani donne vittime della tratta e schiave del mercato sessuale in Sicilia.
La prima, 37 anni, uccisa a Custonaci il 24 dicembre scorso, la seconda, 22
anni, trovata morta in via Filippo Juvara a Palermo il 6 febbraio 2012 pare per
un arresto cardiocircolatorio. Fino ad ieri i corpi delle nigeriane riposavano
sotto malmessi cumuli di terra e pietre.
Da oggi
hanno almeno il decoro di una tomba a Palermo, con una lapide, le foto e le
parole commosse dei presenti e dei due sacerdoti officianti, il pastore Vivien
Wiwoloku, responsabile metodista della comunità nigeriana in città e padre Enzo
Volpe, direttore del Centro interculturale di Santa Chiara. Entrambi
hanno chiesto giustizia per le martiri delle nuove ed antiche violenze. Le
cerimonie si sono svolte stamattina al Cimitero dei Rotoli grazie al
Coordinamento antitratta Favour e Loveth e i rappresentanti del Ciss,
Cooperazione Internazionale Sud Sud che hanno coinvolto il dirigente dei
Servizi cimiteriali Gaspare Lo Nigro presente alle due funzioni. Tra i
partecipanti alla manifestazione anche Isoke Aikpitanyi, ex vittima della
tratta, oggi scrittrice.
Nessun commento:
Posta un commento