Regione:
Filca Cisl Sicilia a Nelli Scilabra, "I milioni da lei annunciati per
l'edilizia scolastica sono come gli aerei di Mussolini, appaiono e scompaiono,
aumentano e diminuiscono in base alla precarietà o meno del suo ruolo di
assessore regionale".
PALERMO -
"Dobbiamo ancora una volta subire le false promesse, rivelatesi finora
sempre vane, della giovane assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra,
che annuncia prossimi e sicuri investimenti per l'edilizia scolastica ogni
volta che viene messo in discussione il suo ruolo nel governo dell'isola.
Questa
volta la Scilabra promette di investire 3,5 milioni di euro mentre il 4 marzo
scorso, in prossimità dell’arrivo del premier Renzi in Sicilia, dichiarò alla
stampa di aver ritrovato, nelle pieghe dei bilanci precedenti e in vari
capitoli di spesa, 230 milioni di euro per l’edilizia scolastica e che, a
breve, sarebbero partiti i relativi cantieri. Come è ovvio, di tutti questi
milioni che l'assessore Scilabra puntualmente trova e puntualmente destina
all'edilizia scolastica, non si è visto un euro e chiaramente neanche un
cantiere. I fondi che lei annuncia ricordano tanto gli aerei di Mussolini: appaiono
e scompaiono in base alla precarietà o meno della sua poltrona nel governo
regionale". A dirlo è Santino Barbera, segretario generale della Filca
Cisl Sicilia, commentando l'annuncio fatto ieri dall'assessore Scilabra su
investimenti regionali per l'edilizia scolastica. "Nonostante tutto -
afferma Barbera - vogliamo continuare a
credere che queste dichiarazioni dipendano dalla non conoscenza della realtà. E
se così è, diciamo all'assessore Scilabra che i fondi da lei proclamati ieri, ovvero
3,5 milioni di euro, non sono sufficienti ad affrontare i minimi ed essenziali
problemi dei plessi scolastici di Palermo, Messina e Catania. Con questi soldi,
se esistessero davvero, sarebbe possibile al massimo dare una tinteggiata alle
pareti di qualche aula, senza intervenire in alcun modo sulle carenze
strutturali".
Barbera
rilancia l'allarme sulle condizioni drammatiche dell'edilizia "che -
aggiunge - noi quotidianamente e nell'indifferenza della politica urliamo".
"Cresce la disperazione di una categoria dimenticata dalle istituzioni - continua
Barbera - e di cui si parla solo quando qualcuno ricorre a gesti estremi come
Salvatore La Fata, l'edile disoccupato che è morto dopo essersi dato fuoco a
Catania. Non è eticamente corretto né istituzionalmente ammissibile, continuare
con una politica di annunci e promesse che offende l'intelligenza dei siciliani
e la drammatica realtà quotidiana di 80mila edili senza lavoro". "Noi
- prosegue Barbera - come sempre
offriamo la nostra disponibilità al dialogo per la risoluzione dei
problemi ma dall’altra parte pretendiamo serietà, competenza e lealtà, qualità
che l’assessore Scilabra a tutt’oggi non
ha dimostrato, considerando i risultati della macelleria sociale che si sta
verificando nel settore di sua competenza".
"Di
fronte al baratro economico e sociale in cui sta sprofondando la Sicilia -
conclude Barbera - è urgente agire subito e concretamente per lo sviluppo e per
il lavoro, senza limitarsi a promesse che poi non vengono mai mantenute. Se la
classe politica non è in grado di affrontare questi argomenti, è giunta l'ora
che ridia ai siciliani la possibilità di scegliere un'altra classe dirigente".
(laco)
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