Scritto da: Enza Madonia
Avete presente i valori, le tradizioni, le
consuetudini con i quali crescono i bambini e che porteranno con sé tutta la
vita? Ecco, il “Rally Conca d’Oro” è qualcosa di simile. Si, perché per chi lo
ha sempre seguito, è diventato un appuntamento fisso, il più atteso; amato da
tutti, chi più chi meno, ma da tutti perché ci ruotano attorno storie di amici,
parenti, conoscenti, piloti visti come delle vere e proprie leggende. Chi
non è mai stato per le strade ad aspettare l’arrivo delle auto? Chi non ha mai
urlato e applaudito al loro passaggio? Lo facevamo da piccoli sulle spalle dei
nostri papà e poi da grandi con gli amici. Ebbene si, lo facevamo, perché
adesso le cose sono parecchio cambiate. Parlando con chi di competenza il
Conca D’Oro di quest’anno, è stato definito “un malato terminale poco amato da
chi lo cura”; mai definizione fu tanto azzeccata visto il corso degli eventi.
Infatti, il municipio, dato che ha concesso alla kermesse pochi fondi e
all’ultimo minuto, ha ottenuto soltanto una prova, ma non finisce qui...
Ecco alcuni Retroscena:
Nell’aprile del 2014 la gara viene inserita nel calendario nazionale, facente
parte del campionato terra come prima gara. Peccato però che l’Amministrazione
di Corleone si rifiuta di partecipare, avendo come scusante la mancata
viabilità del tratto stradale Corleone-San Cipirello; scusa accettabile che
comunque non risulta essere la verità, che invece concerne la mancanza di fondi.Forse con la speranza che qualcosa cambi, che si possa trovare una soluzione per inserire anche Corleone, la Federazione sposta la gara in fondo al campionato. Ma nulla. Arriviamo così a giugno: gli organizzatori della manifestazione chiedono un incontro con l’Amministrazione, ma questa risponde che non è possibile in quanto la casa Comunale è occupata dai precari, risposta data in più in modo poco professionale ovvero tramite sms (Su! Non si tratta di una conversazione amorosa tra ragazzini!). Nel frattempo però, cambiano anche gli assessori allo sport, cosa che impedisce di comprendere chi è il vero interlocutore.
Una volta giunti ad agosto l’organizzazione decide di spostare il suo interesse verso altri territori, territori che dimostrano di avere una forte considerazione del Conca D’Oro. Così, come un fulmine a ciel sereno ecco avanzata la proposta del Sindaco di Mezzojuso, Salvatore Giardina, appassionato di Rally: 25.000 euro per partecipare alla gara. Corleone rischia di essere tagliata fuori e a quel punto, come per magia, si riaprono i contatti con l’Amministrazione. 15.000 per la cerimonia di partenza e una sola prova speciale a Rocche di Rao; pochino per un paese come Corleone, da sempre perno della manifestazione, ma l’Amministrazione così decide. Purtroppo non è finita qui: un percorso più adatto ai fuoristrada che alle auto da corsa, ha portato 8 piloti a ritirarsi, con un ringraziamento speciale al direttore di gara, Cascino, che udite le lamentele, invitava gli 8 in questione a correre altrove se il percorso fosse stato poco gradito.
Vicende che hanno condizionato la realizzazione della gara, grazie anche all’Aci Palermo, ente organizzatore, che da sempre non evita di palesare il suo disappunto sulla manifestazione. I Corleonesi non possono accettare un tale schiaffo morale, il Conca D’Oro è come lo sfincione della notte dell’Immacolata, come la Fiera della Carca Vecchia il 31 dicembre. È una cosa alla quale non si rinuncia! Per questo, nei giorni passati è nato un comitato spontaneo che intende far sentire la propria voce, tra i cui componenti figura l’avvocato Antonio Di Lorenzo, pilota e sportivo di lunga data.
Tratto da: http://www.mormorio.it
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