Michela Stancheris |
Ancora il
tema del turismo e delle compagnie aeree che riguardano e coinvolgono la Sicilia. Ecco
la lettera aperta che l’assessore regionale al Turismo, allo sport e allo
spettacolo della Regione Siciliana, Michela Stancheris, ha inviato oggi al
presidente del Consiglio e ai ministri Lupi e Franceschini.
Caro
Presidente Renzi,
Caro Ministro Lupi,
Caro Ministro Franceschini,
Caro Ministro Franceschini,
quale
turismo dovremmo mai rilanciare con questo sistema di vettori aerei? Non è con spirito polemico che mi appello alla Vostra
illustre attenzione, ma sovviene un obbligo morale nei confronti dei cittadini
la cui fiducia non va tradita.
A loro va detto che il turismo non ripartirà ed
Expo non rappresenterà l’opportunità che avremmo potuto sfruttare per
rilanciare il sistema turistico nazionale poiché il nostro sistema
infrastrutturale e di trasporti ci impedisce di “unire” l’Italia.
Mentre a
Milano presenteremo la dieta mediterranea, i suoi sapori e le sue qualità,
mentredimostreremo al mondo intero che le arance rosse dell’Etna sono uniche
e inimitabili, mentre vedremo impazzire giapponesi, americani, indiani
per i sapori della nostra cucina, per la bellezza dei luoghi ove queste colture
si preservano, noi forse in un orecchio, forse sottovoce, dovremo dire loro che
possono servire fino a 500 euro per volare da Milano in quei luoghi (ma se
decidessero all’ultimo minuto potrebbero diventare anche 700), mentre con molto
meno potranno raggiungere la Svizzera o la Francia.
I Bronzi di
Riace si possono spostare e poco importa se ciò fotografa il fallimento di un
“Sistema-Italia” che
muove le sue opere d’arte perché non sa far muovere i turisti, ma per quale
ragione il sud del Paese dovrebbe accettare questa impostazione?
Volare tra
il nord e il sud dell’Italia sta diventando sempre più oneroso, sempre più complicato e sempre
meno certo. Abbiamo salvato una compagnia di bandiera, ce ne siamo sobbarcati i
debiti e oggi condividiamo una sfida industriale con un operatore straniero che
deve ancora chiarire che strategia vuole avere per il turismo italiano. Tutto
il lavoro di promozione, di crescita e di condivisione del settore turistico
come motore di sviluppo è vano se non abbiamo in mente un piano nazionale dei
trasporti che possa garantire un’efficiente capillarità.
La verità è
che noi a quel turista che assaporerà la polpa delle arance rosse gli faremo
vedere l’Etna in fotografia perché non siamo in grado di farlo volare a Catania a prezzi
ragionevoli. Le regioni del sud contribuiranno notevolmente al successo di
Expo, sia in termini economici, ma soprattutto in termini qualitativi, anche in
considerazione – pare quasi ovvio ricordarlo – del tema dell’esposizione
universale: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Senza garanzie sulle
possibilità di collegamento terrestri e marittime e senza rotte aeree
convenienti diventerebbe quasi sconveniente per la Sicilia investire nell’Expo.
Il sistema
delle low-cost è drogato dagli incentivi che direttamente e indirettamente vengono
forniti alle compagnie e che spesso sono finanziati da soldi pubblici, mentre
la presenza delle compagnie di linea nel sud del paese è quasi un miraggio se
si esclude Alitalia, pronta essa stessa a disinvestire.
Con questi presupposti il turismo non decollerà mai;
si può chiedere alle regioni di collaborare, si può persino chiedere loro di
rinunciare ad alcune competenze per favorire una strategia turistica nazionale,
ma diventa del tutto inutile se volare da Firenze a Palermo è impresa
impossibile. A questo punto non si può chiedere alla Sicilia di contribuire a
una strategia nazionale, poiché è la stessa strategia nazionale a escludere la
Sicilia. Di questo passo il sud diventerà il “terzo mondo” del turismo ed Expo
si ridurrà a essere poco più di un lungo “fuori-salone”.
È giunto il
tempo di lasciare da parte le ipocrisie; la sfida non è solo quella di chiudere in tempo
i cantieri a Milano, ma quella di offrire un’opportunità alle imprese di tutta
la penisola, isole comprese. Con un’ora e mezza di volo aereo si può
raggiungere qualsiasi località in Italia. Noi avremmo potuto far vivere
un’esperienza unica ai turisti di tutto il mondo, portandoli nei luoghi dove
nascono e si tramandano le nostre tradizioni culinarie, culturali e sociali,
mentre ci limiteremo ad allestire una bella vetrina ai confini delle alpi,
cosicché il loro sguardo possa volgere più a nord che a sud.
Rischia di essere l’ennesima occasione sprecata.
Michela
Stancheris
Assessore al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo
Regione Siciliana”
Assessore al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo
Regione Siciliana”
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