Gli immigrati morti un anno fa nel mare di Lampedusa |
Le società opulente hanno sempre avuto bisogno di schiavi. Nel passato li
acquisivano con la guerra o con il vile denaro, oggi con la politica
d’impoverimento d’interi continenti.
Importare il “terzo mondo”. Dietro ogni migrante che parte resta una famiglia mutilata. Le migrazioni in corso stanno riproducendo, su scala planetaria, l’antico
dramma umano e sociale prodottosi nei Paesi del sud Europa e del Mediterraneo,
a partire dalla metà dell’800. Con il migrante, generalmente giovane e formato, si trasferisce una risorsa
importante che impoverisce il Paese d’origine e arricchisce, indebitamente,
quello di destinazione.
Il dato è già evidente, ma nessuno vuol vedere, valutare gli enormi costi
sociali e politici che stanno pagando (pagheranno) le società d’origine.
Nemmeno la “sinistra”, le “organizzazioni umanitarie” che, forse senza
rendersene conto, fanno il gioco del grande capitale multinazionale il quale
per massimizzare i profitti e, al contempo, vanificare le conquiste
contrattuali dei lavoratori del Nord sta svenando le società del Sud, bruciando
il futuro d’interi continenti, ingenerando nuovi squilibri sociali all’interno
delle società di acco-glienza.
Invece di favorire il trasferimento di tecnologie e saperi dal primo al
“terzo mondo” (il “secondo” è indefinibile), stanno trasferendo il “terzo
mondo” nel primo.
Per questo disegno perverso, anche le elites dominanti locali portano
enormi responsabilità poiché favo-riscono lo sradicamento dei lori cittadini,
la separazione, la dispersione delle famiglie, dei bambini ai quali sono negati
i diritti elementari di cittadinanza. In realtà, i gruppi dominanti degli Stati
del Nord e del Sud del mondo stanno distruggendo la famiglia!
AGOSTINO SPATARO
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