martedì, settembre 02, 2014

Domani la Cgil alla commemorazione del generale Dalla Chiesa. Alle 12 conferenza stampa a Palermo sui beni confiscati. Alle 18.30 iniziativa a Corleone

Carlo Alberto Dalla Chiesa
Palermo 2 settembre 2014 – La Cgil di Palermo partecipa domani, alle 9,30, nel luogo della strage di  via Isidoro Carini, alla commemorazione in ricordo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emmanuela Setti Carraro e dell’agente della Polizia di Stato Domenico Russo. Saranno presenti alla cerimonia il  segretario generale della Cgil di Palermo Enzo Campo assieme alla  segreteria della Camera del Lavoro, Gianna Fracassi, componente della segreteria nazionale della Cgil, con delega a legalità e sicurezza,  e Luciano Silvestri, responsabile del dipartimento “Legalità e sicurezza” del sindacato  nazionale.    
   Domani, a seguire,  alle ore 12, presso la Camera del Lavoro, in via Meli 5, si terrà una CONFERENZA STAMPA per presentare le iniziative del sindacato nel campo dei beni confiscati. Si parte dal dibattito “Corleone ricorda Carlo Alberto Dalla Chiesa” che si terrà domani  pomeriggio a partire dalle 18.30 presso il complesso San Ludovico  di Corleone e si prosegue con la visita del giorno successivo degli esponenti del sindacato sui terreni del corleonese confiscati a Cosa Nostra gestiti dalla cooperativa “Lavoro e non solo”,  che cura la lavorazione di 300 ettari e in questo momento è impegnata nella produzione di pomodori e vigneti. Sarà l’occasione per tracciare un bilancio dei primi 10 anni di attività di lavoro nei campi, che hanno portato a Corleone 8mila giovani volontari provenienti da tutt’Italia.
 
       Al dibattito, al quale partecipano la Cgil di Palermo, la Cgil nazionale, il Comune, l’Arci, la cooperativa Lavoro e Non solo, il Cidma,  promosso per ricordare la figura di Dalla Chiesa, che iniziò il suo impegno in Sicilia da giovane capitano della caserma dei carabinieri di  Corleone,  si  farà il punto sull’uso sociale dei beni confiscati e sullo stato di applicazione delle leggi in materia, dalla La Torre in poi. Da Corleone è partita  la mobilitazione  che ha portato nel ’96 alla legge 109 sui beni confiscati alla mafia e alla loro restituzione alla comunità per fini sociali e produttivi. Con l’occasione la Cgil ribadirà la solidarietà a don Luigi Ciotti, in seguito alla notizia delle minacce di morte pronunciate durante la sua detenzione dal boss Salvatore Riina: la comunità corleonese è strettamente legata alla figura di don Luigi Ciotti e di Libera, associazione che ha dato impulso alla nascita dei consorzi che hanno immesso nel circuito dell’economia legale i beni confiscati ai boss corleonesi e dato occupazione a centinaia di giovani.  “Il mondo del lavoro non abbandonerà mai chi è in prima fila per  contrastare con parole e con azioni la criminalità organizzata -   dichiara il segretario generale della Cgil di Palermo Enzo Campo -  La Cgil è interessata a fare un bilancio generale sull’uso sociale dei beni confiscati, per capire come in tutti i settori, da quello agricolo, a quello delle costruzioni, dal terziario alla pubblica amministrazione, sia possibile rigenerare e realizzare  imprese legali, che abbiano rescisso ogni legame del passato con  clientele,  affari e potentati.  Non esiste una ricetta unica: partendo dalle esperienze positive in atto, caso per caso, sarà  possibile valutare se gli strumenti utilizzati abbiano favorito impegno  ed educazione sociale e l’opportunità di emancipazione attraverso un lavoro legale”. 
Dalla Chiesa nel '49 a Corleone
E spiega la segretaria confederale Gianna Fracassi: “Il ricordo e la commemorazione di Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia insieme alla moglie trentadue anni fa, assume quest'anno un significato di grande rilevanza se associato alle parole di Totò Riina. La notizia delle minacce a Don Ciotti, infatti, dimostra ancora una volta come la mafia si senta in 'pericolo', con la confisca dei beni, ogni volta che viene colpita al cuore dei propri interessi. L'intuizione di Pio La Torre si rivela così, ancora oggi e a distanza di tanti anni, di grande valore. Ed è per questo che, oltre alla solidarietà e oltre alla commemorazione, invitiamo il Parlamento ad accelerare decisioni forti nel contrasto alla criminalità organizzata, a partire dal tema dei beni e delle aziende confiscate. La legge di iniziativa popolare 'Io riattivo il lavoro' che ci ha visto promotori può essere un'efficace risposta: un gesto concreto e non solo un attestato di solidarietà".      
Al dibattito di domani pomeriggio presso il complesso San Ludovico, coordinato dal segretario della Camera del Lavoro di Corleone Dino Paternostro, partecipano il sindaco di Corleone Lea Savona, il presidente del Cidma Marcello Barbaro, il presidente della coop Lavoro e  non solo Calogero Parisi, il dirigente nazionale Arci Alessandro Cobianchi, il segretario Cgil Palermo Enzo Campo, la segretaria nazionale Gianna Fracassi.


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