Biagio Conte |
Palermo,
4 Ottobre 2014 - La
notizia, data ieri dalla stampa, che Biagio Conte ha deciso di abbandonare la
sua opera misericordiosa a Palermo ha innescato una serie di iniziative dei
cittadini che vogliono mostrare la propria solidarietà al missionario. Fra le
tante iniziative, Fabrizio Escheri, presidente dell’Ordine dei Commercialisti
di Palermo, da sempre vicino a Biagio Conte, ha creato un gruppo su Facebook
“Biagio non lasciare Palermo!” attraverso il quale invita i cittadini a
mostrare ora più che mai il proprio sostegno attraverso un’offerta, anche
piccola, a beneficio della Missione di Speranza e Carità ONLUS utilizzando come
causale il claim della campagna. Inoltre, dal gruppo è partita anche
l’idea di far girare un breve video per seminare sui social a livello virale i
contenuti dell’appello ed è stato creato anche l’hashtag #restaBiagio che ha lo
scopo di intercettare anche i flussi di comunicazione su Twitter.
"Se l'UOMO DELLA
SPERANZA perde la SPERANZA allora questa città e' senza SPERANZA e noi saremo
disperati e come cittadini non possiamo restare inermi rispetto al silenzio
delle istituzioni”. Escheri esorta i palermitani a offrire a Biagio Conte un
segno di solidarietà: “Ognuno di noi può fare la sua parte, anche un’offerta di
10 euro sono un messaggio importante, se tutti noi facciamo la nostra parte.
L’idea, infatti, non è solo quella di dare un aiuto concreto, ma anche di
mostrare come i palermitani non siano indifferenti a una notizia drammatica
come questa”. Offrire 3 pasti al giorno costa 3 euro per accolto e, considerato
che la Missione accoglie circa 1000 tra uomini, donne e bambini, occorrono 3000
euro al giorno perché la struttura possa andare avanti.
Biagio Conte, che opera
da 25 anni come volontario nei 3 centri di accoglienza del capoluogo siciliano,
ieri ha annunciato la sua resa con una nota ufficiale in cui si leggono queste
drammatiche parole: “Sono stanco di lottare contro i mulini a vento,
l'eccessiva burocrazia e l'indifferenza che mi opprimono e mi schiacciano
quotidianamente, siamo ormai al limite delle forze fisiche e mentali”. Nel
documento Fratel Biagio sottolinea come si sia sentito abbandonato soprattutto
dai titolari delle 3 strutture che gestisce, Regione, Comune e Demanio, per cui
è arrivato alla conclusione che l’unica soluzione è quella di restituire, a
malincuore, le tre preziose strutture, tutte ubicate nella zona della Stazione
Centrale di Palermo, l'ex disinfettatoio, l'ex istituto Santa Caterina e l'ex
caserma aeronautica, con la preghiera che con esse si possano anche mantenere
tutti gli accolti. Lui, da parte sua, disilluso nella speranza di poter fare
qualcosa di buono per questa terra di Sicilia, per l’Italia, per l’Europa
intera, torna a vivere fra le montagne, a contatto con la madre terra,
sicuramente più generosa.
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