Gli studenti della "peer education" |
CONCLUSA LA PRIMA FASE: I RISULTATI
DEI QUESTIONARI FORNITI A STUDENTI, PROFESSORI E GENITORI
Proseguono
le attività del progetto “Peer education sulle malattie sessualmente
trasmissibili (MST)”, elaborato dal gruppo costituito dai responsabili delle Unità
Operative Educazione e Promozione della Salute di 6 Distretti sanitari dell’Asp
di Palermo: Corleone (capofila), Carini, Petralia Sottana, Misilmeri, Termini
Imerese e Partinico. Il progetto, realizzato in collaborazione con
l’Associazione Mobilitazione Sociale Onlus, ha avuto inizio nel mese di Marzo
2014 con la fase di selezione degli studenti candidati a diventare peer
educators (educatori tra “pari”).
Al termine dei singoli incontri, le 6 equipe
hanno fornito un questionario esplorativo con l’obiettivo di rilevare il grado
di auto-percezione degli studenti rispetto alle proprie conoscenze sul tema
della salute sessuale e sulla prevenzione delle MST.
Sono stati
raccolti 832 questionari validi: l’universo di riferimento è stato quello delle
classi seconde e terze delle scuole secondarie di secondo grado, l’età
prevalente compresa tra i 16 e i 17 anni. Rispetto all’auto-valutazione del
livello di informazioni possedute sui temi della salute e della prevenzione
delle MST, 8 intervistati su 10 si sono dichiarati sufficientemente o più che
sufficientemente informati, ma il dato va incrociato con quello relativo alle
reali competenze possedute sulle MST: si evince, così, che gli intervistati
pensano di avere maggiori informazioni rispetto a quelle effettivamente
possedute. Per quel che riguarda la valutazione dell’atteggiamento nei
confronti del sesso, l’analisi delle risposte ha evidenziato che 6 intervistati
su 10 lo definiscono responsabile, mentre il 5% lo indica come rischioso. Tra i
metodi contraccettivi che si utilizzano abitualmente, il 24,3% delle preferenze
comprende “nessun metodo” o “il coito interrotto”. Contestualmente, è stato
fornito un questionario (facoltativo) a docenti e genitori incontrati nella
fase preliminare del progetto. I questionari validi raccolti sono stati 32, con
una netta prevalenza di docenti rispetto ai genitori: 62,5% contro 18,8%.
“Le risposte che gli studenti hanno dato alle domande contenute nei questionari – dice Vincenza Dino, responsabile UOEPS del Distretto Sanitario di Corleone – fanno emergere come i giovani sovrastimino le nozioni che possiedono riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili. Entrando in relazione con i pari età opportunamente formati, gli studenti si trovano ad interagire in un ambiente inclusivo dove l’attivazione di dinamiche partecipative favorisce l’acquisizione di informazioni e abilità per la promozione della salute. Conforta il riscontro positivo registrato in termini di aspettative da parte di insegnanti e genitori, anche se occorre lavorare per ottenere una maggiore partecipazione di questi ultimi alle attività progettuali”. “I dati raccolti confermano l’utilità del progetto che abbiamo avviato – dichiara Salvatore Vizzi, direttore del Distretto Sanitario di Corleone – e l’opportunità di proseguire con le campagne educative e informative sulle malattie sessualmente trasmissibili rivolte ai giovani sul territorio”.
“Le risposte che gli studenti hanno dato alle domande contenute nei questionari – dice Vincenza Dino, responsabile UOEPS del Distretto Sanitario di Corleone – fanno emergere come i giovani sovrastimino le nozioni che possiedono riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili. Entrando in relazione con i pari età opportunamente formati, gli studenti si trovano ad interagire in un ambiente inclusivo dove l’attivazione di dinamiche partecipative favorisce l’acquisizione di informazioni e abilità per la promozione della salute. Conforta il riscontro positivo registrato in termini di aspettative da parte di insegnanti e genitori, anche se occorre lavorare per ottenere una maggiore partecipazione di questi ultimi alle attività progettuali”. “I dati raccolti confermano l’utilità del progetto che abbiamo avviato – dichiara Salvatore Vizzi, direttore del Distretto Sanitario di Corleone – e l’opportunità di proseguire con le campagne educative e informative sulle malattie sessualmente trasmissibili rivolte ai giovani sul territorio”.
Palermo 10
settembre 2014
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