L'intervento di Antonella Azoti |
Tanti sono i
dirigenti sindacali della
CGIL decapitata dei suoi
uomini più tenaci,
impegnati nell'attuazione dei Decreti
"Gullo" che, rovesciando la
prospettiva storica immutata
ed immutabile nei
secoli, davano dignità e
libertà ai servi
della gleba assegnando
le terre a chi
le coltivava.
Erano
segretari delle C.d.L., dirigenti
della Federterra, uccisi negli
anni 40 in quella
che la Storia considera
la "Guerra di
Liberazione" combattuta in Sicilia per
l'affrancamento dalla schiavitù
dall' arretratezza, cui il
sistema feudale la inchiodava.
Una strage, frutto
di accordi nefandi
tra mafia e
politica che, indissolubilmente legate
da sostegni, intrecci,
compromessi e calcolate
alleanze, barattavano servigi
con coperture e impunità
totali.
E noi, tutti
noi, che non abbiamo
avuto diritto ad una
sola sentenza di
colpevolezza emessa dai
tribunali, abbiamo fatto nostra
la sentenza emessa dalla
Storia che, per
suo conto ha
indagato, ricercato provato
la Verità.
Lo hanno
fatto valenti storici, studiosi come Umberto
Santino, Francesco Renda,
Carlo Marino, Nicola
Tranfaglia, Rosario
Mangiameli, Salvatore Lupo... per citare
quelli che io conosco e ho letto. Storici del
territorio come Giuseppe Oddo
e Dino Paternostro il
quale, in collaborazione con P. L. Basile, presenterà al Senato, proprio nei
prossimi giorni una
ricerca sui sindacalisti
uccisi.
E lo fa Giuseppe Casarrubea, dedito
da anni alla ricerca di documenti, negli archivi di
Roma, Budapest, Washington che, copiosi provano il coinvolgimento mafia -
politica - SS. segreti italiani, inglesi,
americani nella strage di Portella della Ginestra che, alla strage dei
sindacalisti è strettamente legata.
Il verdetto emesso
dalla Storia è
unanime e stabilisce inequivocabilmente da che
parte sta la Giustizia , la Ragione e il Diritto e
da che parte
il torto; da
che parte la Verità
e da che
parte la menzogna,
da che parte
il carnefice e
da che parte la Vittima
che, nella congerie
che seguiva agli
omicidi, veniva spesso alla
mafia omologata.
Una Verità che
deve essere conosciuta
e riconosciuta, accettata,
elaborata, condivisa sicché la
Storia diventi Memoria
collettiva, Coscienza collettiva.
E' questo lo
Spirito, il Valore il
Sapore che oggi questa
iniziativa assume ed
esprime: il risultato di
un impegno, ma anche
coinvolgimento emotivo che va dalla proposta
alla realizzazione, passando
per una procedura che
le norme prevedono. Tutte tappe seguite dal Dr. Michelangelo Salamone
che ringrazio di cuore.
E oggi, 13 settembre
2014 siamo qui
in tanti, col
sindaco della nostra
città che mi
ha dato la
possibilità, unica nella
mia vita, di vivere,
in
maniera così
solenne un compleanno di mio padre.
. Compleanni, i suoi e i miei, che non ci è stato dato
festeggiare insieme.
Un grazie
particolare al Prof. Mario Di Liberto che, nel suo ruolo di esperto di
Toponomastica cittadina, ha dato
un contributo qualificato
ed insostituibile all'iniziativa.
Grazie al Centro Pio
La Torre -
all'ANPI - a
Libera - all'Ist. Gramsci - N. Cipolla - Dr. Lino Buscemi , a Rino Cascio e
Amelia Crisantino, a Lucio Cavazzoni, ai familiari
delle vittime - e a
quelli che io
considero i miei compagni di viaggio e fratelli di
sangue, (quello versato dai
nostri cari) sono i familiari di Epifanio
Li Puma, di Placido
Rizzotto, sono Giuseppe
Casarrubea, Nico Miraglia,
qui presenti. Grazie alla delegazione del
Comune di Baucina, ai
miei parenti, agli amici, alle
colleghe.
Un più che
ringraziamento ai compagni della
CGIL e dello SPI, la nostra
grande famiglia e
a Enzo Campo neoSegr.
Prov.le della Camera del Lavoro, subentrato a Maurizio Calà solo da
pochi giorni che, con slancio emotivo
e sostegno concreto,
ha partecipato alla
realizzazione di questa
iniziativa . Grazie a Enza, Angela, a Gianni La Greca, consigliere prezioso
ed esperto collaboratore.
Un pensiero di
solidarietà voglio rivolgere
a Don Luigi Ciotti,
che da un ventennio cerca di
scuotere le nostre coscienze ricordandoci con forza, che Memoria è Impegno,
è Corresponsabilità, è Vivere,
nella pratica quotidiana,
quei Principi, quei Valori,
quelle
Idee per le quali Pio La
Torre, Rocco Chinnici, Gaetano Costa,
Cesare Terranova, i Sindacalisti, Borsellino, Falcone e tutti
gli altri...... hanno
sacrificato la propria
vita.
Nessuno ci potrà
mai restituire i
nostri cari, ma
la Memoria così
intesa e vissuta,
di certo darebbe
senso alla nostra
vita e un
senso anche alla loro morte e, chissà,
magari una seconda vita fuori dal tempo!
Ma Luigi sostiene
anche che la
Memoria ha inizio
dal doveroso ricordo
di nomi e
cognomi. E' nato
per questo il
21 Marzo, Giornata
Nazionale della Memoria,
nel corso della
quale, come grani
di un rosario,
900 nomi vengono
scanditi, senza soluzione
di continuità, affinché
entrino nelle coscienze
di tutti.
E da oggi, chi passerà da qui,
imbattendosi in questo
cippo, leggerà un
nome e delle
date; calcolerà forse la giovane età della
vittima e magari gli
dedicherà un pensiero
di riconoscenza, che
sarà per Nicolò Azoti,
per la figlia
per la famiglia,
un abbraccio consolatorio di
gratitudine e di
solidarietà, nello spirito
della Condivisione. A
dimostrazione che, nel
recupero e nella
Cultura della Memoria,
anche la Toponomastica
assolve un compito
molto importante.
Antonella Azoti
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