Il dott. Antonio Candela |
L'arresto cardiaco improvviso è la principale causa di morte prematura nel
mondo e l'utilizzo della scarica del defibrillatore può risolvere e provvedere
al mantenimento in vita nella maggior parte dei casi. In Europa le vittime di
arresto cardiaco sono 400 mila all'anno, mentre in Italia oltre 60 mila persone
ogni anno vengono colpite, con una media di 164 persone al giorno.
“Il defibrillatore semiautomatico è uno strumento estremamente semplice da
utilizzare - ha spiegato Candela – è un dispositivo che analizza
autonomamente il ritmo cardiaco del paziente e determina se è necessaria
l'erogazione di uno shock. La breve ‘interruzione’ dal caos elettrico può
essere sufficiente per riavviare il battito cardiaco al ritmo normale”.
Il defibrillatore sarà a disposizione della comunità di San Giuseppe Jato
che recentemente si è allargata accogliendo 70 immigrati ospiti in una
struttura gestita dalla cooperativa “La Fenice”. “Ringrazio i promotori
dell’iniziativa e soprattutto ringrazio i 16 professionisti che hanno donato i
fondi per l’acquisto del defibrillatore – ha detto il Sindaco di San Giuseppe
Jato, Davide Licari – grazie a loro e grazie alla loro sensibilità, la comunità
si sente più sicura. E’ la dimostrazione che al miglioramento della qualità
della vita e, soprattutto, alla tutela del bene della salute, possiamo
contribuire tutti sia come istituzioni, sia come privati cittadini. Ringrazio
anche le Associazioni Orizzonte donna, Eos, Liberessenze ed Agorà 2.0 per avere
effettuato altre raccolte fondi per medesime finalità a favore della
comunità".
Palermo 1 agosto 2014
Nessun commento:
Posta un commento