Il sindaco Savona risponde all'interrogazione |
Ecco cosa ha scritto ieri sera su Facebook Salvatore
Schillaci, segretario del Pd di Corleone: «Fatto gravissimo in consiglio
comunale questa sera nella discussione sulla cessione della cascata delle due
rocche. Il presente dell'associazione che si è aggiudicato l'affidamento
interviene con atteggiamento poco consono e rispettoso dell'aula. Stessa cosa
fa il titolare di un'azienda che prima ha partecipato al bando e poi si è
ritirato lasciando una sola proposta valida. Il Pd condivide in pieno
l'intervento del capo gruppo Dino Paternostro nella sua
interezza e nei prossimi giorni cercheremo tutti insieme di capire meglio
quello che è successo. Il comportamento del sindaco ci delude e ci amareggia
sempre più. Vergogna».
Ringrazio Salvatore Schillaci per la condivisione e il sostegno suo e dell’intero gruppo del Pd.
Ringrazio anche il presidente del consiglio comunale, Stefano
Gambino, per le sue parole chiare a difesa delle prerogative dei consiglieri
comunali in generale e mie in particolari. I lettori, però, hanno diritto di
capire meglio cos’è accaduto. Lo scorso 18 giugno, insieme ai consiglieri Pio
Siragusa e Mario Giarrata, presentavo un’interrogazione (leggi l’interrogazione)per vederci chiaro sull’affidamento all’associazione “Anima Verde” della
Cascata delle Due Rocche, chiedendo al sindaco di rispondere dettagliatamente.
Nella seduta di ieri sera il sindaco rispondeva (leggi risposta). Intervenivo
nuovamente per dichiararmi soddisfatto o insoddisfatto, ma mentre pronunciavo
il mio intervento, manifestando con molta pacatezza perplessità e dubbi sull’operazione
Cascata delle Due Rocche, venivo aggredito verbalmente dal sig. Salvatore
Dragna, presidente dell’associazione “Anima Verde”, aggiudicataria dell’affidamento.
Qualche secondo dopo, all’aggressione del Dragna si univa anche il sig.
Antonino Gariffo, titolare di una trattoria, che prima si era presentato alla
gara, ma sei mesi dopo si era stranamente ritirato. “Lei non deve nemmeno pronunciare
il mio nome!”, mi gridava Gariffo. Tra il pubblico erano presenti tanti soci
dell’associazione aggiudicataria, con il
chiaro intento di esercitare una forte pressione psicologica contro il
consigliere interrogante, aggravata dalle aggressioni verbali del Dragna e del
Gariffo. Da parte mia ho rivendicato con forza il mio diritto-dovere ad
esercitare l’attività di controllo dell’amministrazione comunale, che nessuna
forma di pressione, neppure in un paese particolare come Corleone, può pensare
di impedire. Mi sono riservato insieme al gruppo Pd di trasformare in mozione l’interrogazione,
dopo aver visto più chiaro in alcuni passaggi. (dp)Ringrazio Salvatore Schillaci per la condivisione e il sostegno suo e dell’intero gruppo del Pd.
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