Negli studi di Telejato... |
Torniamo quindi
alla Cooperativa alcune ore prima e subito dopo pranzo ci aspetta il pullman,
destinazione Partinico: una piccola città in linea d’aria vicina a
Palermo dove ha sede l’emittente televisiva locale Telejato. Avendo
lavorato per alcuni anni come collaboratore di articoli per alcune testate web
è quindi molto forte la curiosità di conoscere una nuova realtà giornalistica
come quella di Telejato.
L’emittente dal
1999, sotto la direzione e conduzione di Pino Maniaci, è diventata negli anni
un riferimento importante di legalità e partecipazione attiva per tutti i
cittadini locali in un territorio in cui la criminalità organizzata e la
cattiva gestione pubblica rimangono oggi molto influenti… Ad accogliere tutto
il gruppo dei ragazzi della Cooperativa “Lavoro e non Solo” è lo stesso Pino
Maniaci assieme alla figlia e a due stagisti, arrivati lì “per farsi le ossa”. Tre
stanze, servizi video su tutta l’area da Palermo a Corleone, molte difficoltà
legate alla presenza della criminalità sul territorio ma anche qualche
soddisfazione.
Pino Maniaci è
stato alcuni mesi fa premiato dall’organizzazione internazionale sulla libertà
di stampa Reporters Without Borders, inserendolo nella lista dei top 100
giornalisti che onorano con il loro lavoro il diritto all’informazione.
Assieme a Pino Maniaci troviamo come italiano anche Lirio Abbate, giornalista
della rivista l’Espresso e autore di alcuni delle più importanti inchieste su
mafia e criminalità internazionale. Come di consueto, è stato concesso ai
volontari di presentare e mandare in onda i servizi video preparati dalla
redazione, per la maggior parte relativi alle tematiche ambientali
(distilleria, rifiuti e degrado urbano).
Appena salutato
Pino e la sua redazione riprendiamo il nostro viaggio in pullman e da Partinico
ci dirigiamo alla città di Cinisi, nota in Italia e all’estero per aver dato i
natali a Peppino Impastato, giornalista e attivista ucciso dalla mafia nel 1978
per via delle sue denunce satiriche attraverso la radio. Oggi la sua casa
è diventata una casa memoria che porta il suo nome oltre a quello della madre
Felicia scomparsa nel 2004. Ad accoglierci vi è il fratello Giovanni Impastato…
ci spiega come il mondo e quindi la stampa internazionale si è interessata alla
vita di Peppino e alla città di Cinisi subito dopo l’uscita del film “I
Cento Passi” di Marco Tullio Giordana.
Cento passi
come la distanza dalla casa di Peppino a quella di Tano Badalamenti, uomo
d’onore di Cinisi e mandante del rapimento e uccisione del giornalista. Oggi la
stessa casa di Badalamenti è stata confiscata ed è sede delle iniziative in
memoria del giornalista scomparso prematuramente. La stessa famiglia
Impastato ha preso le distanze dai familiari appartenenti alla mafia e
ricorda il suo figlio più coraggioso. Una giornata quella di oggi quindi piena
di spunti e riflessioni sul concetto di mafia e sul concetto di resistenza…
esempi umili che scrivono la storia più tenace di questa terra.
Matteo
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