L'assessore Pierluigi Basile |
GIUSEPPINA AVOLA
SANGiuseppe Jato ha di nuovo la sua biblioteca. E il
merito è di un assessore, dell'ex sindaco antimafia Maria Maniscalco, di
associazioni e privati cittadini. La biblioteca nella città jatina c'era già:
tre, quattro stanze al primo piano di uno stabile appartenuto e confiscato alla
famiglia mafiosa dei Genovese. Stanze chiuse nel 2009 — pochissimo tempo dopo
l'apertura — perché dichiarate inagibili per infiltrazioni d'acqua. Da allora i
libri sono rimasti ostaggio dell'edificio. Ma ora sono tornati in mano ai
cittadini jatini. Pierluigi Basile, assessore alla Cultura e alla legalità di
San Giuseppe Jato, si è messo al lavoro per restituire alla comunità il suo
bene pubblico.
E l'ha fatto coinvolgendo tutti. Dopo aver trovato un luogo
adatto a ospitare la nuova biblioteca — tre stanze all'interno di una sede del
Comune — ha recuperato i volumi dimenticati nella vecchia struttura e ha
lanciato una di raccolta libri cui hanno aderito in molti: dai singoli
cittadini, all'università di Roma Tre che ha donato migliaia di volumi, a case
editrici come la palermitana Navarra. Non solo. Frutto del contributo dal basso
sono anche scaffalature e pc, offerti alla biblioteca da alcune associazione
emiliane e da Libera.
Ma il sostegno economico alla realizzazione di questo
progetto è arrivato da Maria Maniscalcampagna co, ex sindaco, alla guida della
città negli anni 1993-2002. «Nel febbraio del 1994 — racconta — pochi mesi dopo
la mia elezione mi bruciarono la macchina. Tutti i cittadini attivarono da
subito una gara di solidarietà e fecero una sottoscrizione di 5.000 euro per
ricomprare l'auto. Se pensiamo a quegli anni, anni in cui c'erano circa otto
latitanti tra cui Giovanni Brusca, quella sottoscrizione era segnale di un
forte cambiamento. Quando sono riuscita a recuperare la vecchia auto, ho
venduto quella regalata dai cittadini e ho aperto un libretto di risparmio con
il ricavato, pronta a destinarlo a un progetto che servisse alla comunità che
era stata così solidale me. Ed è così che quei 5.000 euro sono serviti ad
avviare il progetto della nuova biblioteca di San Giuseppe Jato».
Con i fondi messi a disposizione dalla Maniscalco è
partito il restyling delle stanze del Comune. Operazione affidata da Basile a
operai municipali e a due artiste del luogo, Donatella Taormina e Nadia
Campanotta, che hanno scelto i colori delle stanze e hanno realizzato installazioni
artistiche. «Ci sono tavoli di lettura anche nei corridoi — dice Basile — e
tappeti in cui i bambini possono mettersi a leggere con i loro genitori». I
libri continuano ad arrivare. Sono già 10 mila.
Da: La Repubblica - Palermo
Da: La Repubblica - Palermo
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