Un bel primato! Bisacquino in testa alla classifica dei comuni "ricicloni" in Sicilia
Bisacquino rientra tra i
Comuni serviti dall’ATO PA2, tra i quali c’è anche Monreale. La raccolta
differenziata è del 72,5%. Sono 1328 i Comuni Ricicloni in Italia che, nel
2014, hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Rappresentano il 13,7%
della popolazione italiana. Aumentano i Comuni Ricicloni del centro sud, quasi
il 20% del totale dei premiati (erano il 14,5% lo scorso anno). Sono rimasti
praticamente invariati, rispetto al 2013, i “Comuni Rifiuti Free”, l’eccellenza dell’eccellenza, quelli cioè che debbono smaltire
solo 75 kg di rifiuti residui pro-capite all’anno. Sono 310, nella maggior
parte dei casi facenti parte di un consorzio e praticamente tutti applicano un
sistema di tariffazione puntuale sui rifiuti prodotti. Si trovano un po’ in
tutta Italia. In Sicilia solo sei comuni hanno superato la soglia del
65% di raccolta differenziata. Se due appartengono all’area catanese, ben 4
appartengono all’ATO PA2, di cui Monreale fa parte. Bisacquino, insignito del
primo premio, ha registrato una differenziata del 72,5%. Seguono Chiusa
Sclafani, Contessa Entellina e Giuliana, tra il 67 e il 69%.
Obiettivo di Legambiente è
riuscire ad arrivare ad un’Italia “Rifiuti Free” dove valga davvero il
principio del “Chi inquina paga” e in discarica finisca solo quello che non è
possibile recuperare in alcun modo. Per cui i cittadini devono pagare per la
quantità di rifiuto effettivamente prodotto, mentre i singoli comportamenti
virtuosi e attenti all’ambiente devono essere premiati e incentivati come deve
essere in un Paese che voglia definirsi civile e democratico. Le normative
comunitaria e nazionale indicano come la gestione dei rifiuti urbani in un
determinato ambito territoriale debba essere valutata non solo in base alla percentuale
di raccolta differenziata, ma considerando anche altri fattori, tra i quali la
riduzione della quantità totale di rifiuti prodotti, la sicurezza dello
smaltimento e l’efficacia del servizio. Ad esempio nel caso di un Comune con
buona percentuale di raccolta differenziata ma elevata produzione pro capite
totale di rifiuti, scarsa raccolta dei rifiuti urbani pericolosi e assenza di
una piattaforma ecologica, non si può trascurare come gli ultimi tre fattori
siano altamente sfavorevoli.
(La notizia è riportata in post di Mario Midulla)
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