I volontari a Borgo Borzellino |
Canicattì.
Danneggiata una mietitrice assegnata alla cooperativa Lavoro e non solo. Arci
Sicilia esprime solidarietà e vicinanza alla cooperativa
Danneggiata una mietitrice assegnata, dall’amministratore giudiziario, alla cooperativa Lavoro e non solo. Il fatto è accaduto mercoledì notte a Canicattì, su uno dei terreni confiscati alla mafia e gestiti dalla cooperativa. Ieri la denuncia presentata dal presidente della cooperativa Calogero Parisi. “Non è la prima volta – dichiara Parisi - che accadono episodi di questo genere. Indubbiamente non si tratta del gesto di un balordo. Infatti, chi ha rubato il pezzo, danneggiando il mezzo, sapeva esattamente come agire e cosa prendere. Inoltre, era sicuro che sul terreno, in quel momento, non ci fosse nessuno”. Il danno accertato ammonta a 12 mila euro. Il presidente dell’Arci Sicilia, Salvo Lipari, esprime “preoccupazione per questi eventi che provano ad intimidire le iniziative di chi si occupa di beni confiscati alla mafia. L’Arci Sicilia esprime solidarietà e vicinanza alla cooperativa, sicura che nessun atto intimidatorio potrà fermare il percorso di legalità e di liberazione delle terre di Sicilia dalla mafia”.
“Eravamo insieme a Calogero, alla coop “Lavoro
e non solo” e ai giovani volontari dei campi di lavoro, per partecipare all’occupazione
simbolica di Borgo Borzellino (tra S. Cipirello e Camporeale) e sottolineare
con la Flai e la Cgil che dalla terra può venire un lavoro “buono”, nella
legalità, quando è arrivata la notizia del grave danneggiamento della
mietitrebbia. Più che paura, quello che abbiamo provato è rabbia. Possibile che
i mafiosi non si siano ancora rassegnati? Possibile che non abbiano ancora
capito che noi non molleremo mai, che mai lasceremo la “trincea” della lotta
per il lavoro, lo sviluppo e la giustizia sociale? Non l’hanno capito. E noi
abbiamo il dovere di continuare a “spiegarlo” con le armi della resistenza,
della lotta, dei progetti di sviluppo. Come abbiamo fatto. Come continueremo a
fare”, dice Dino Paternostro,
segretario della Camera del lavoro di Corleone.Danneggiata una mietitrice assegnata, dall’amministratore giudiziario, alla cooperativa Lavoro e non solo. Il fatto è accaduto mercoledì notte a Canicattì, su uno dei terreni confiscati alla mafia e gestiti dalla cooperativa. Ieri la denuncia presentata dal presidente della cooperativa Calogero Parisi. “Non è la prima volta – dichiara Parisi - che accadono episodi di questo genere. Indubbiamente non si tratta del gesto di un balordo. Infatti, chi ha rubato il pezzo, danneggiando il mezzo, sapeva esattamente come agire e cosa prendere. Inoltre, era sicuro che sul terreno, in quel momento, non ci fosse nessuno”. Il danno accertato ammonta a 12 mila euro. Il presidente dell’Arci Sicilia, Salvo Lipari, esprime “preoccupazione per questi eventi che provano ad intimidire le iniziative di chi si occupa di beni confiscati alla mafia. L’Arci Sicilia esprime solidarietà e vicinanza alla cooperativa, sicura che nessun atto intimidatorio potrà fermare il percorso di legalità e di liberazione delle terre di Sicilia dalla mafia”.
“Grave danneggiamento alla mietitrebbia
assegnata alla Cooperativa Lavoro e Non Solo. Ieri mattina arrivati sui terreni confiscati alle
mafie presenti a Canicattì è giunta una bruttissima sorpresa. la mietitrebbia
aveva subito dei forti danneggiamenti in quanto nella notte sono stati
asportati dei pezzi vitali per la sua funzionalità. Oggi faremo una precisa
ricognizione dei danni, ma di sicuro i volontari sono rimasti a Corleone a fare
le loro attività”, dice Maurizio
Pascucci.
“Con il danneggiamento della mietitrice alla Cooperativa
'Lavoro e non solo' si vuole intimidire una realtà che da anni, in Sicilia,
interpreta il riuso dei beni confiscati alla mafia come fattore di riscatto
dalla cultura mafiosa. Un atto vile che le istituzioni e la società civile
devono condannare rafforzando il loro impegno in favore del riuso dei patrimoni
sottratti ai boss e dell'educazione alla legalità”, dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della
Commissione antimafia.
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