Subito nuovi reati, come
l'autoriciclaggio e la reintroduzione del falso in bilancio, con sanzioni
adeguate. E subito più poteri, più risorse e personale all' Autorità
anticorruzione. Ma soprattutto uno stop immediato alla "tagliola"
della prescrizione: che smetta di decorrere in caso di qualunque azione penale, come il
rinvio a giudizio.
I passi successivi saranno un sistema di appalti
finalmente efficace e trasparente, come chiesto dall’agenda di Riparte il
futuro.
A Milano si rasenta il rischio di annullare
un’esposizione universale. Secondo l'Autorità per la Vigilanza sui contratti
pubblici, 72 appalti sono stati affidati senza bando e per oltre mezzo miliardo
di euro. Al momento il costo dell’opera è già lievitato di almeno 250 milioni
di euro.
A Venezia corruzione, concussione, riciclaggio e
finanziamento illecito sono gli ingredienti di un cataclisma giudiziario che è
già su tutte le prime pagine dei giornali nazionali e internazionali: un’opera
che doveva costare 1,3 miliardi e che invece finirà per pesare sulle tasche dei
cittadini per almeno 6 miliardi. Quello di Venezia è, secondo Raffaele Cantone,
uno scandalo “ancora più grave” di quello dell’Expo, tanto da essere necessaria
“una svolta”.
Grazie,
Libera e Gruppo Abele via Change.org
Basta
corruzione, subito una nuova legge: #maipiumose
Lanciata da Libera e Gruppo Abele
Caro presidente del Consiglio, caro
ministro Andrea Orlando, cari presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e
Pietro Grasso,
La cronaca di questi giorni, ancora una
volta, sta affossando l’immagine del nostro Paese nel mondo e sfiancando la
fiducia di noi cittadini. Prima lo scandalo Expo 2015,
ora il Mose. Cos’altro deve succedere? Cosa aspetta l’Italia,
attraverso i propri rappresentanti, a ripartire? La corruzione è l'incubatrice del potere della mafia e il suo
avamposto.
Serve una terapia d’urto: chiediamo subito
al Governo e al Parlamento una nuova legge anticorruzione che prevenga e
contrasti il fenomeno.
Subito nuovi reati, come
l'autoriciclaggio e la reintroduzione del falso in bilancio, con sanzioni
adeguate. E subito più poteri, più risorse e personale all' Autorità
anticorruzione. Ma soprattutto uno stop immediato alla
"tagliola" della prescrizione: che
smetta di decorrere in caso di qualunque azione penale, come il rinvio a
giudizio.
I passi successivi saranno un sistema di appalti finalmente efficace e trasparente, come chiesto
dall’agenda di Riparte il futuro.
A Milano si
rasenta il rischio di annullare un’esposizione universale. Secondo l'Autorità
per la Vigilanza sui contratti pubblici, 72 appalti sono stati affidati senza
bando e per oltre mezzo miliardo di euro. Al momento il costo dell’opera è già
lievitato di almeno 250 milioni di euro.
A Venezia corruzione,
concussione, riciclaggio e finanziamento illecito sono gli ingredienti di un
cataclisma giudiziario che è già su tutte le prime pagine dei giornali
nazionali e internazionali: un’opera che doveva costare 1,3 miliardi e che
invece finirà per pesare sulle tasche dei cittadini per almeno 6 miliardi. Quello di Venezia è, secondo Raffaele Cantone, uno scandalo
“ancora più grave” di quello dell’Expo, tanto da essere necessaria “una
svolta”.
Non c’è più tempo: subito una nuova legge anticorruzione con il
rafforzamento dell’Anac e contro i reati che favoriscono il malaffare.
Riparte
il futuro continuerà a monitorare questo processo, assieme a quasi 520mila
cittadini che vogliono un’Italia libera dalla corruzione.
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