ESPOSTO DI CGIL E
FP CGIL PALERMO: «DUBBI SU
RICAPITALIZZAZIONE GESAP VARATA DALLA EX PROVINCIA. LA SPESA DI 9 MILIONI PER
LA SECONDA TRANCHE INCIDE SUL PATTO DI STABILITA’: STIPENDI DEI DIPENDENTI A
RISCHIO
Palermo 16 giugno
2014 - A rischio i conti della Provincia e il pagamento degli stipendi
dell’ente. A lanciare l’allarme sono la Cgil e la Fp Cgil di Palermo, dopo che
il commissario straordinario della Provincia Tucci ha varato il pagamento della
seconda tranche di aumento di capitale
di Gesap. Una «cospicua ricapitalizzazione»,
che prevede l’esborso di più di 9 milioni di euro da parte dell’ente.
«Non vogliamo entrare nel merito dell’opportunità, per un ente ormai disciolto.
Né vogliamo dire la nostra sulla legittimità degli atti adottati. Ma nutriamo più di qualche riserva sulla
necessità di imbarcarsi in una tale operazione, rivolgendo lo sguardo alla
compatibilità con l’attuale situazione finanziaria della ex Provincia regionale
di Palermo», denunciano il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà, il
segretario della Fp Cgil Filippo Romeo e il rappresentante Fp alla Provincia Giovanni Cammuca.
Secondo
Cgil e Fp, l’operazione finanziaria appena varata potrebbe avere refluenze
negative sul patto di stabilità e, conseguentemente, sui servizi che
istituzionalmente il nuovo ente dovrà assicurare. Tra le preoccupazioni, anche quella del regolare pagamento degli
stipendi al personale dipendente. «Pur appartenendo a quella categoria di
lavoratori da tanto, troppo tempo, bistrattata e additata come il male dei
conti pubblici, vogliamo ricordare che anche i dipendenti della Provincia tengono famiglia», dicono Romeo e Cammuca.
La
denuncia del sindacato è confluita in un esposto presentato al presidente della
Regione Crocetta, alla presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento
della Funzione pubblica, e alla Procura regionale della Corte dei Conti, con la
richiesta di un incontro urgente per chiarire i motivi alla base della
denuncia. «Non abbiamo alcun dubbio che
le azioni vadano vendute e non svendute; siamo noi i primi a chiedere che Gesap
spa continui a essere controllata da soggetti pubblici a garanzia
dell’economicità, efficacia ed efficienza dei servizi - dicono i vertici di
Cgil e Fp - Staremo attentissimi a che
nessun posto di lavoro vada perduto ma, riteniamo, che la ex Provincia
regionale non era, e non è, nelle condizioni di procedere alla sottoscrizione
della seconda tranche di aumento del
capitale sociale di Gesap. E’ questo non per nostra deduzione ma perché
certificato dagli atti». È scritto ancora sull’esposto: «Il commissario Tucci
ci risulta sia stato avvisato dai suoi dirigenti “che la spesa derivante dall’operazione di ricapitalizzazione,
trattandosi di spesa in conto capitale, potrebbe avere notevole refluenze sul
raggiungimento degli obiettivi relativi al patto di stabilità 2014, e ciò anche
in considerazione del fatto che, per effetto del patto regionale orizzontale,
l’ente ha usufruito per l’anno 2013 di spazi finanziari che andranno restituiti
nei due anni successivi”».
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