di MARIALICIA POLLARA
Tornando a casa ieri sera, una luna immensa ci
accompagna, sorride, sembra solidale con tutti noi che abbiamo vissuto un
momento di amicizia nel segno dell’Africa*, tra buona musica, grandi emozioni,
una preghiera diversa. Trascrivo una frase sul cellulare: Chi vuole fare
qualcosa trova la strada, gli altri una scusa … Stasera è stato detto che alla nostra città di
Corleone va aggiunto un nuovo titolo: generosa! Come vorrei che questo clima che si respira in
questo incontro si traducesse in vita concreta, sempre. L’africa non è solo in
Africa, l’africa è qua, sotto i nostri piedi, tra le persone che incontriamo.
Noi mondo occidentale, quello che ha tutto per vivere (sarà vero?) diamo una
mano a chi non ha niente e l’Africa non ha niente rispetto al mondo occidentale
(ma sarà vero?). Ci siamo lavati le mani prima di metterci a tavola, gesto
antico, sacro, gesto che fa sentire l’ospite importante, più importante del
bene prezioso quale è l’acqua. Sono convinta che abbiamo perso tanto con
l’avvento del consumismo, abbiamo perso noi stessi, le cose sono diventate più
importanti delle persone. Tutto questo è triste perché ci stiamo perdendo in un
mondo che non rispettiamo più … ma siamo andati sulla luna! Ciò che abbiamo, la
terra, il mare, tutto il creato, gli animali, ma soprattutto gli uomini, tutto
ci è stato donato per vivere nel miglior modo possibile, per essere felici; ma
ci è stato dato in prestito e tutto dobbiamo restituire … certamente
migliorato.
Ritornando a casa,
tra le vie di questo paese che sta vivendo una brutta storia di abbandono e di
degrado ambientale, incontro sacchetti desolati, ancora appesi alle porte dalla
mattina, ai ganci che pendono dai balconi, sacchetti di organico per la
precisione, che dovranno restare fino a lunedì se qualche attento proprietario
con spirito civico non li ritira per amore di questo bel paese. Che spettacolo
triste. Abbiamo il progresso che ci rende cittadini del mondo, senza confini,
l’Africa la si raggiunge in un volo di aereo e non sappiamo smaltire il frutto
del nostro benessere.
Cara Corleone svegliati! Sei una terra d’oro, una terra
che vuole riscattare la brutta storia che non ci fa onore. Oggi, noi abbiamo
questa possibilità. Ogni giorno arrivano turisti che cercano emozioni solo dai
fatti di mafia, ma noi abbiamo ben altro da offrire: bellezze naturalistiche,
bellezze storiche, artistiche, buona cucina e tanto calore umano. Cuore di
Leone! Mi sa di Africa, non credete?! Il leone, re della foresta! Dal cuore
grande come grande è la passione per la nostra terra. Amiamola questa nostra
terra, “chi vuole fare qualcosa trova la strada” (anche quella che dovremmo
farci aggiustare!) per rendere questa Cuor di Leone una cittadina ridente, dove
chi passa ci lascia il cuore perché se ne innamora e così può tornare. La
Sicilia viene chiamata Africa del nord, non so se vi sta bene, io devo ancora
pensarci se mi fa onore. L’Africa emoziona. Dicono che chi va in Africa non
vuole più ripartire, dicono che i bambini ridono anche se hanno fame, dicono …
tante cose dicono. E la mia Sicilia?... dicono che quando Dio aveva finito di
creare il mondo volle creare un giardino meraviglioso come il Paradiso
Terrestre e creò la Sicilia!
Adesso buona notte amici generosi e facciamo in modo di
non trovare scuse!
Marialicia Pollara
* Cena solidale pro Tanzania opera fra Paolo dei frati
minori Rinnovati
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