AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA,
ALLA GIUNTA DI GOVERNO
E AI DEPUTATI DELL'ASSEMBLEA REGIONALE
SICILIANA
Nel corso dei suoi quasi 40 anni di
esistenza l’Istituto Gramsci Siciliano onlus ha realizzato:
a) uno straordinario ARCHIVIO STORICO,
“preziosa fonte per la conoscenza della storia moderna e contemporanea della
Sicilia” (a giudizio della Soprintendenza archivistica), comprendente fra l’altro
le carte di Pio La Torre, Pompeo Colajanni, Girolamo Li Causi, Vittorio
Nisticò, Andrea Finocchiaro Aprile, ed altri protagonisti della storia e della
politica siciliane.
b) una BIBLIOTECA aderente al Servizio
Bibliotecario Nazionale (SBN), specializzata in storia del Mezzogiorno d’Italia
e della Sicilia in particolare, dotata di 35.000 volumi, di una preziosa
collezione di quotidiani e rare riviste nazionali e locali, di 60 posti e
postazioni internet per i lettori.
c) la PUBBLICAZIONE di oltre 120
volumi di storia, politica, sociologia, attualità, che nei limiti delle disponibilità
vengono inviate gratis a chi ne faccia interessata richiesta.
d) una intensa ATTIVITÀ DI RICERCA E
DI PROMOZIONE CULTURALE sotto forma di seminari, convegni, dibattiti, mostre,
spesso in collaborazione con prestigiose istituzioni culturali italiane e straniere.
Storia, politica, economia, letteratura, urbanistica, antropologia, beni
culturali, sociologia costituiscono i campi più frequentati da iniziative tutte
accomunate dalla costanza dello sguardo rivolto alla società, alle sue
tradizioni, ai suoi fermenti innovativi, alle sue svolte epocali.
Alla realizzazione pratica di tutte
queste attività collaborano TRE SOLE PERSONE (una bibliotecaria, una archivista
e un segretario amministrativo) che assicurano l’apertura dell’Istituto alla
cittadinanza DAL LUNEDI' AL SABATO per 40 ore settimanali.
A causa delle scelte di bilancio della
Regione siciliana, che hanno gravemente penalizzato i beni e le istituzioni
culturali con drastici tagli già nel 2013, e appaiono ancora del tutto
aleatorie per il 2014, l'Istituto Gramsci è minacciato di inesorabile chiusura.
La conseguenza sarà la dispersione di un inestimabile patrimonio, la
sottrazione allo studio e alla ricerca di materiali documentari e bibliografici
unici e l'eliminazione di uno spazio aperto alla città. Questo gravissimo
rischio impone una mobilitazione per il salvataggio di una istituzione che
opera al servizio della conoscenza, degli studi, dello sviluppo culturale e
democratico della società siciliana.
INVITIAMO pertanto quanti non si
rassegnano ad una irresponsabile politica di declino culturale a SOTTOSCRIVERE questo
appello che vuole assicurare ad un importante istituto lo spazio di operatività
certa e programmabile che gli compete per l’attività che ha svolto finora, e
deve continuare a svolgere.
L'ISTITUTO GRAMSCI SICILIANO NON DEVE
CHIUDERE
Dacia Maraini
Luciano Canfora
Tullio De Mauro
Giuseppe Giarrizzo
Gioacchino Lanza Tomasi
Antonio Sellerio
Marcello Sorgi
Giuseppe Tornatore
Palermo 17.06.2014
Invitiamo quanti, cittadini di qualsiasi città,
condividono questo appello, a sottoscriverlo, semplicemente inviando una mail
all’indirizzo dell’Istituto info@istitutogramscisiciliano.it
. Sarà nostra cura informarli di ulteriori iniziative.
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