“NON VOGLIAMO FARE LA
FINE DELLA FIAT E DELLA KELLER”, DICE FOTI (FIOM CGIL)OCCUPATO
L’ASSESSORATO ATTIVITA’ PRODUTTIVE: I DIECI COMPONENTI DELLA RSU FIOM-FIM-UILM
DEL CANTIER NAVALE DENTRO LA STANZA DELL’ASSESSORE VANCHERI
Palermo 5 maggio 2014
- Si sono piazzati in 10 nell’ufficio dell’assessore Linda Vancheri,
nella sede dell’assessorato Attività produttive, occupandolo in attesa del suo
arrivo. Sono i componenti dell’Rsu di Fiom, Fim e Uilm del Cantiere Navale, che
aspettano da luglio una risposta della Regione per dare il via alla
realizzazione del bacino di carenaggio da 80 mila tonnellate “Chiediamo
che il presidente venga in Prefettura.
Deve dare una risposta chiara. Dopo l’incontro del luglio scorso al Mise, in cui abbiamo siglato l’accordo quadro, anche alla presenza del sindaco di Palermo Orlando, la Regione ha disertato tutti gli altri appuntamenti. Dovevano vederci ad agosto, a settembre, poi a novembre. Non c’era nessuno della Regione nemmeno quando a marzo abbiamo fatto l’incontro con Susanna Camusso dentro il Cantiere Navale – dichiara Francesco Foti – Staremo qui dentro fino a quando non arriva l’assessore”.
Deve dare una risposta chiara. Dopo l’incontro del luglio scorso al Mise, in cui abbiamo siglato l’accordo quadro, anche alla presenza del sindaco di Palermo Orlando, la Regione ha disertato tutti gli altri appuntamenti. Dovevano vederci ad agosto, a settembre, poi a novembre. Non c’era nessuno della Regione nemmeno quando a marzo abbiamo fatto l’incontro con Susanna Camusso dentro il Cantiere Navale – dichiara Francesco Foti – Staremo qui dentro fino a quando non arriva l’assessore”.
L’accordo quadro prevede
per la realizzazione del bacino da 80 mila tonnellate per
l’offshore, un cofinanziamento di 50 milioni da parte della Regione. Gli altri
30 milioni li metterà Fincantieri, che ha già espresso il suo assenso. “L’incontro
con Crocetta – aggiunge Foti - serve per verificare l’intenzione di
portare avanti quest’opera e, di contro, chiudere i due bandi da 50
milioni di euro, per i due bacini da 19 mila tonnellate e
da 52 mila tonnellate, che si è deciso di non portare più avanti”.
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