Dal 15 giugno 2014, per le «Edizioni di storia e studi sociali», sarà nelle
librerie Pio La Torre legislatore contro la mafia: un fatto
editoriale importante, per più ragioni.
Per la prima volta vengono presentati, insieme e in ordine cronologico, gli
interventi e i discorsi parlamentari di Pio La Torre sulla questione mafiosa:
dalle denunce forti e argomentate del sistema Lima-Ciancimino a Palermo, nei
primi anni sessanta, quando La Torre era parlamentare all'Assemblea Regionale
Siciliana, alla proposta delle norme di prevenzione e di repressione del
fenomeno della mafia del marzo 1980, che avrebbe costituito l'asse portante
della 416-bis.
Al centro di questo percorso si colloca la relazione di minoranza del 1976
alla Commissione parlamentare antimafia: un documento fondamentale, già relativamente
noto, che però per la prima volta viene pubblicato completo degli allegati: una
serie di rapporti compilati dalle strutture territoriali del PCI in Sicilia
nella prima metà degli anni sessanta, in cui vengono esposti e documentati, in
modo circostanziato, i riscontri oggettivi sulle collusioni
politico-affaristico-mafiose nell’isola.
Il libro è curato da Carlo Ruta e propone due ampie testimonianze, di
Nicola Cipolla e di Emanuele Macaluso, dirigenti storici della Sinistra
italiana, che sin dagli anni delle lotte contadine nel latifondo hanno militato
a strettissimo contatto con Pio La Torre. Due analisi di spessore sul lavoro
compiuto da La Torre, ma anche sulle ambiguità, le omissioni e le
approssimazioni di parti della politica, di Destra e di Sinistra, nella lotta
al sistema mafioso, nel passato e nel presente.
Il testo comprende inoltre un intervento di Franco La Torre in forma di
intervista sul complesso lavoro di meridionalista di Pio La Torre e interventi
di Ernesto Ugo Savona e Felia Allum sull’influenza che la legge ispirata dal
dirigente politico italiano ha esercitato sulle legislazioni penali europee e
di altri continenti.
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