PROTESTA DEGLI EDILI DELL’ATI GROUP DEL
GRUPPO AIELLO, IN CENTO DA BAGHERIA A PALERMO IN TRENO SENZA BIGLIETTO PER UN
SIT-IN DAVANTI ALLA
PREFETTURA. RIDULFO: "CHIEDIAMO UN FUTURO ANCHE PER LE AZIENDE EDILI. NO
ALLO SPACCHETTAMENTO DELLE SOCIETA’ DEL GRUPPO"
Palermo 14 aprile 2014 – Sono saliti sul
locale Bagheria-Palermo questa mattina alle 8 senza pagare il biglietto e hanno
iniziato la loro protesta così, mettendo in atto in modo spontaneo una forma di disobbedienza
civile. Tutti insieme, in cento, i lavoratori edili dell’Ati Group del gruppo
Aiello, azienda in amministrazione giudiziaria, in abiti da lavoro, le bandiere
della Fillea, cartelloni e striscioni, hanno occupato un interno vagone del
treno e sono scesi a Palermo. Dalla
stazione centrale il corteo si è snodato in maniera pacifica lungo il
marciapiede e ha raggiunto
la sede della Prefettura. Una delegazione adesso è in attesa di essere ricevuta
dal prefetto Francesca Cannizzo.
Da oggi parte una settimana di
mobilitazione per i lavoratori delle aziende confiscate alla mafia. Mercoledì
anche i lavoratori dell’Immobiliare Strasburgo si riuniscono in assemblea per
discutere del loro futuro. Oggi si parte dalle aziende edili dell’ex gruppo
Aiello di Bagheria, Ati
Group, Emar, Ediltecnica: a undici anni di distanza dal sequestro, mentre sono
tutti concentrati sul futuro dell’azienda sanitaria non esiste un progetto
complessivo di gestione per il ramo edile, che
occupa circa 120 tra operai edili, metalmeccanici e impiegati. La Fillea ha inviato una nuova
lettera al prefetto Francesca Cannizzo, già sollecitata nei giorni scorsi a
intervenire, chiedendole un incontro per la data odierna. "Mentre molta attenzione
viene destinata alle sorti della parte sanitaria (Villa Santa Teresa), lo
stesso non può dirsi per la parte edile e metalmeccanica - dichiara il
segretario della Fillea Cgil di Palermo Mario Ridulfo -. Ripetutamente abbiamo
dichiarato la nostra contrarietà a uno "spacchettamento" dei beni e
delle aziende del gruppo e da tempo chiediamo un piano industriale per la
gestione di tutta la confisca, che preveda anche soluzioni diverse. Attualmente
la stragrande maggioranza dei lavoratori sono in cassa integrazione
straordinaria, mentre i pochi cantieri aperti (ampliamento Clinica Villa Santa
Teresa, mattatoio di Partinico, Policlinico di Palermo) che impegnano una parte
minimale dell’attuale forza lavoro, tra poche settimane termineranno". Ci
sono anche due cantieri al
momento fermi: gli Ospedali
di Bronte e Biancavilla. Ma la cosa più grave, denuncia la Fillea , è che si va verso
la conclusione dei cantieri senza nessuna prospettiva. "Ad oggi non c’è
alcun progetto di acquisizione di nuove commesse - aggiunge Ridulfo - In questa
situazione tra pochi mesi nessun lavoratore avrà garantito il posto di lavoro, vanificando
anni di battaglie per la legalità e lo sviluppo che hanno visto proprio questi
lavoratori preziosi ‘testimonial’ di tale principio".
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