Villa "Santa Teresa" a Bagheria |
Palermo, 1 aprile 2014. Si chiama Villa Santa Teresa coop sociale ed è
la cooperativa di dipendenti nata per gestire Villa Santa Teresa, la struttura
sanitaria all’avanguardia confiscata all’imprenditore mafioso Michele Aiello
dodici anni fa. “La cooperativa – spiega Angela Maria Peruca, presidente
di LegacoopSociali Sicilia - è stata costituita ieri e adesso dovrà avviare
l’iter per chiedere l’assegnazione dell’azienda e dare la possibilità ai
dipendenti, divenuti oggi cooperatori, di proseguire l’attività di Santa
Teresa. E’ il primo passaggio di un iter che non preclude altre possibilità e
che si potrà concretizzare solo dopo avere esaminato i dati economici e
finanziari necessari per la stesura del piano industriale ed aver verificato la
fattibilità della gestione”.
Secondo Legacoop, presupposto fondamentale è infatti la tenuta d’impresa:
“Assicurare continuità di prestazioni e posti di lavoro nella legalità – dice
Filippo Parrino, presidente di Legacoop Palermo ha condotto in prima persona
l’operazione insieme alla Peruca - sono gli obbiettivi primari. Della coop
fanno parte 67 soci, circa la metà dei dipendenti della struttura, appartenenti
a ogni categoria: dai primari agli infermieri, dalle qualifiche più alte a
quelle più basse. Un percorso frutto di un anno di confronti e di colloqui
individuali e collettivi in cui sono stati illustrati i meccanismi della
cooperazione, tenendo nello stesso tempo informati tutti i livelli
istituzionali, a partire dal Cda dell’azienda presieduto dal prefetto Marino”.
Per Parrino si tratta di un’operazione in grado di rilanciare l’attività della
clinica nel pieno della legalità. “La legge – dice - impedisce la
partecipazione alla cooperativa di parenti e affini o di soggetti legati alla
vecchia proprietà. Come Legacoop siamo chiamati da tutte le parti per
intervenire al recupero di beni confiscati e la nostra risposta è sempre la
stessa: muro contro le infiltrazioni e analisi delle possibilità economiche
della azienda. Questo avverrà anche per villa Santa Teresa”. Come dire, no ad
attacchi strumentali fuorvianti che non fanno altro “che agevolare chi ancora
vuole fare gli interessi di Cosa Nostra”. Il presidente del cda della neo
cooperativa è Tommaso Angileri (medico). Il presidente del collegio sindacale:
Luca Mencarelli, consulente di Legacoop. Nel Cda della coop entra anche Davide
Ganci, presidente del Consorzio Ulisse che gestisce altri beni confiscati alla
mafia.
Nessun commento:
Posta un commento