Papa Francesco incontrera’ i familiari delle vittime di mafia accompagnati da don Luigi Ciotti. Accadra’ il prossimo 21 marzo nella chiesa di San Gregorio VII a Roma quando Bergoglio, accogliendo volentieri l’idea del fondatore di ‘Libera’, si riunira’ in preghiera e in dialogo con 700 familiari delle vittime delle mafie. La veglia di preghiera, come ha spiegato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, e’ prevista per le 17.30.
L’incontro nella chiesa di San Gregorio VII a Roma, a due passi dal Vaticano, e’ dedicato ai familiari delle vittime di mafia e si tiene alla vigilia della XIX ‘Giornata della memoria e dell’impegno’ che il 22 marzo vedra’ sfilare in corteo per le vie di Latina migliaia di persone provenienti da tutta Italia. E’ la prima volta che un Papa alla viglia dell’annuale incontro organizzato da don Luigi Ciotti incontrera’ e si unira’ in dialogo con i familiari delle vittime di mafia.
Ogni anno la manifestazione si tiene in una diversa citta’ del nostro Paese e quest’anno tocchera’ appunto a Latina. Da qui l’idea del fondatore di ‘Libera’ di chiedere al Papa, che ha acconsentito volentieri, l’incontro con i familiari delle vittime di mafia. Nella parrocchia di San Gregorio VII a Roma, dunque, il prossimo 21 marzo ci sara’ il commovente e significativo abbraccio di papa Francesco con 700 famigliari delle vittime di ogni mafia.
L’incontro che il Papa avra’ con le famiglie delle vittime delle mafie fa tornare alla mente l’appello che Bergoglio, lo scorso 26 maggio nel corso dell’Angelus in piazza San Pietro, rivolse alla mafia richiamando alla mente l’indimenticabile grido di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi ad Agrigento.
”Io penso – affermo’ papa Francesco lo scorso maggio – a tanti dolori di uomini e donne, anche di bambini, che sono sfruttati da tante mafie, che li sfruttano facendo fare loro un lavoro che li rende schiavi, con la prostituzione, con tante pressioni sociali. Dietro a questi sfruttamenti, dietro a queste schiavitu’, ci sono mafie. Preghiamo il Signore perche’ converta il cuore di queste persone. Non possono fare questo! Non possono fare di noi, fratelli, schiavi! Dobbiamo pregare il Signore! Preghiamo perche’ questi mafiosi e queste mafiose – e’ stato l’appello del Papa – si convertano a Dio”.
Venerdi’ 21 marzo la veglia di preghiera e l’abbraccio con le 700 famiglie delle vittime di mafiache saranno accompagnate da don Luigi Ciotti e dai rappresentanti territoriali di ‘Libera’ a nome delle 1600 associazioni.
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