Il municipio di Corleone |
Tranciare giudizi su cose che non si conoscono, senza
prima informarsi, dimostra solo ignoranza mista ad arroganza e a smodata voglia
di protagonismo. E, purtroppo, in questo errore sono caduti gli amici di “Ora
Corleone”, autori di un documento infarcito di superficialità e luoghi comuni. Lo
scorso 9 dicembre i consiglieri del Pd (insieme ad altri consiglieri) hanno
votato per la revoca in autotutela della delibera del 17 luglio 2013, che
abbassava l’addizione Irpef dallo 0,8 allo 0,4%, perché poteva essere viziata
di illegittimità, ma fondamentalmente
per consolidare la conquista dell’abbassamento dell’Imu dal 10,60 al 7,60 (tra
le più basse d’Italia) e scongiurare l’impossibilità di redigere il bilancio
2013. In questo modo i consiglieri del Pd hanno fatto si che restassero nelle tasche delle famiglie corleonesi
ben 800 mila euro, fermando l’amministrazione comunale che invece li voleva “scippare”.
Una scelta razionale, quella del Pd, fatta nell’interesse delle famiglie corleonesi
messe in ginocchio dalla crisi e dalle scelte sbagliate di politica economica e
finanziaria.
Il Ministero dell’Economia ha fatto ricorso davanti al
TAR Sicilia contro la delibera del 9 dicembre, sostenendo che le variazioni
delle aliquote dell’addizionale Irpef dovevano essere deliberate entro il 30
novembre. Il Comune di Corleone poteva benissimo resistere in giudizio, sostenendo
che il 9 dicembre il consiglio non aveva deliberato nuove aliquote, ma revocato
in autotutela un atto viziato da illegittimità, che solo incidentalmente
comportava una modifica delle aliquote dell’addizionale Irpef.
La “revoca della
revoca”, scelta dal consiglio comunale e votata dall’intero gruppo Pd, ha consentito di abbassare dallo 0,8 allo
0,4% l’addizionale Irpef per i lavoratori dipendenti e i pensionati con
reddito annuo superiore a 10 mila euro, senza provocare (come hanno assicurato
gli Uffici finanziari del Comune) “buchi” di bilancio, grazie alle maggiori
entrate registratesi.
Dispiace che il comitato direttivo di “Ora Corleone” e il
suo presidente (che pure sono iscritti al Pd) contribuiscano a fare confusione,
distinguendosi per zelo nella gara per appannare l’importante ruolo di
opposizione propositiva portato avanti dal gruppo consiliare del Partito democratico.
Equiparare il Pd all’attuale amministrazione comunale, responsabile dello
sfascio politico-amministrativo in cui versa Corleone, non solo è ingeneroso,
ma anche falso ed autolesionistico. La "bussola" dei consiglieri del Pd è chiaramente orientata verso i bisogni dei cittadini. Ma questo gli amici di “Ora Corleone” non
lo capiscono o fanno finta di non capirlo…
I CONSIGLIERI COMUNALI DEL P.D. Pippo Cardella, Benito
Gambino, Mario Giarratana, Dino Paternostro, Salvatore Schillaci, Pio Siragusa
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