I bambini delle scuole elementari con i loro cartelloni |
CORLEONE - Ieri mattina, nel 66°
anniversario dell’assassinio del segretario della Camera del lavoro di
Corleone, Placido Rizzotto, davanti alla sua tomba, a Corleone, c’erano i suoi
familiari, la Cgil, l’Amministrazione comunale, l’Associazione “Corleone
Dialogos”, L’Anpi, l’Arci, Libera, e il Consorzio “Libera Terra Mediterraneo”.
Insieme a loro, i bambini della scuola elementare, che hanno letto delle commoventi
poesie e cantato un “rap” in onore del sindacalista, gli alunni della scuola
media e gli studenti delle scuole superiori, che poi hanno assistito alla
proiezione del film “A testa alta” del regista Alberto Castiglione, dedicato ai
sindacalisti assassinati dalla mafia nel secondo dopoguerra (in particolare a
Epifanio Li Puma e Placido Rizzotto). Sempre a Corleone, in anteprima
nazionale, nel pomeriggio è andato in scena lo spettacolo teatrale «Ossa, dal
racconto popolare dell’osso che canta, alla storia di Placido Rizzotto», con
Alessio Di Modica.
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Memoria, cultura ed impegno civile, nel nome di Placido
Rizzotto: questo il leit-motiv della giornata di ieri, che ha collegato
idealmente Corleone e Polizzi Generosa, sulle Madonie. A Verbumcaudo,
territorio del comune di Polizzi, infatti, sempre nel nome di Rizzotto, è stato consegnato alle cooperative del
Consorzio “Sviluppo e Legalità” il nuovo vigneto realizzato dall’Istituto regionale vini
ed oli di Sicilia, intitolato al sindacalista ucciso da Cosa nostra. «Se
oggi possiamo intitolare il vigneto a Placido Rizzotto, dobbiamo dire grazie soprattutto al prefetto
Giuseppe Caruso, che da direttore dell'Agenzia
nazionale per i beni confiscati firmò il decreto
di assegnazione del feudo Verbumcaudo al Consorzio Sviluppo e Legalità , sbloccando una annosa
questione che impediva allo Stato di riappropriarsi
del feudo dei Greco, nonostante la confisca fosse avvenuta 25 anni prima», ha
detto il direttore del Consorzio Lucio Guarino. «L’idea di Placido Rizzotto di fare
della terra una grande risorsa di legalità e sviluppo – ha detto il senatore
Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia - è ancora molto attuale
ed oggi è stata in parte realizzata presso il feudo Verbumcaudo, confiscato a
Cosa nostra, dove è stato inaugurato questo vigneto voluto dalla Regione».GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO DELLA GIORNATA
A Corleone, questo è il secondo anno consecutivo che è
stato possibile ricordare Placido Rizzotto davanti alla sua tomba, nel cimitero
di Corleone. Infatti, nel 1948, la terribile mafia del feudo di Michele Navarra
e Luciano Liggio assassinò Rizzotto e ne fece scomparire il corpo in una
“ciacca” di Rocca Busambra. Solo nel 2009, però, dopo accurate indagini da
parte della polizia e della magistratura, i suoi resti sono stati ritrovati. La
notizia ufficiale è stata data il 9 marzo 2012, dopo la lunga e complessa
procedura di comparazione del Dna. Infine, il 24 maggio di quello stesso anno,
i funerali di Stato, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano e delle massime autorità dello Stato, che è stato il modo per
riconoscere Rizzotto un caduto per la libertà e la democrazia della nostra
terra. «E’ importante – scrive fra Paolo, il frate minore rinnovato,
missionario in Tanzania, molto legato alla figura di Rizzotto e a Corleone -
tenere vivo nel suo nome questo spirito di "resistenza" contro i
prepotenti».
D.P.
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