“Se
Orlando ritiene che il difficile dibattito su una riforma, che è ancora in
discussione, sia sufficiente per invocare il commissariamento di una Regione,
il sindaco di Palermo dovrebbe onestamente chiedersi, per coerenza, quali
sarebbero le misure adeguate da adottare nei confronti di un Comune che, nei
quasi due anni della sua amministrazione, non ha fatto altro che
inanellare una lunga serie di fallimenti ed insuccessi”. Lo dicono il
Segretario provinciale del Pd di Palermo, Carmelo Miceli e il responsabile
provinciale delle Politiche cittadine, Dario Chinnici. “Il primo cittadino – proseguono – parla
dopo aver fatto subire ai palermitani, in malo modo, la bocciatura della città
quale candidata a capitale europea della cultura;
dopo aver fatto di Palermo
una città il cui centro storico e le cui scuole si sgretolano
quotidianamente, in costante emergenza rifiuti e sicurezza, con almeno
quattro scippi al giorno; una città nella quale la realizzazione di opere
pubbliche avviene a scapito di centinaia di alberi ed il servizio di
trasporto pubblico risulta essere, al contempo, tra i più cari e il meno
efficiente di Italia; una Città che, nel 2013, in un raffronto tra
107 capoluoghi italiani, si é piazzata al 77esimo posto per qualità di
Servizi e ambiente, al 79esimo per Ordine pubblico, al 101esimo per Affari
e lavoro e, infine, al 102esimo posto per Tenore di
vita, risultando complessivamente penultima per qualità della
vita”.
“Invece di invocare il commissariamento
della Regione – conclude Miceli – Orlando fermi la deriva in cui sta facendo
sprofondare Palermo, se lo sa fare!”.
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