Stefania Crogi conclude il congresso Flai di Palermo |
Palermo 20 febbraio 2014 - Il congresso della Flai Cgil di Palermo si è
concluso con l’elezione del segretario generale Tonino Russo, 46 anni, di
Monreale, lavoratore forestale dell’antincendio, confermato all’unanimità
dai 40 componenti del direttivo (con una astensione, quella dello stesso
Russo). Riconfermata anche la segreteria composta da due giovanissimi,
Rosi Pennino, 35 anni, e Dario Fazzese, 33 anni. «Segno di un grande ricambio
generazionale all’interno del sindacato e dell’attenzione ai problemi dei
giovani. Il congresso della Flai - dichiara il segretario generale della
Cgil di Palermo Maurizio Calà - si è concluso con la volontà unanime di
lanciare lo sciopero generale della categoria per i grandi problemi che
l’attanagliano, che vanno dai forestali e dalla copertura economica del
comparto, alle questioni che riguardano la crisi del settore in Sicilia».
«Tantissime industrie dell’agroalimentare - conclude Calà - stanno sparendo dal territorio palermitano. La Flai ha riconfermato l’impegno per la legalità e ha anche lanciato alcune importanti vertenze a partire dalla riconquista delle terre incolte per renderle produttive affidandole a cooperative giovanili, alla capacità di valorizzare gli scarti delle produzioni boschive per la produzione di biomasse”. Dalle 89 assemblee di base della Flai-Cgil, che hanno eletto 83 delegati, il documento della Camusso è stato condiviso al cento per cento.
«Tantissime industrie dell’agroalimentare - conclude Calà - stanno sparendo dal territorio palermitano. La Flai ha riconfermato l’impegno per la legalità e ha anche lanciato alcune importanti vertenze a partire dalla riconquista delle terre incolte per renderle produttive affidandole a cooperative giovanili, alla capacità di valorizzare gli scarti delle produzioni boschive per la produzione di biomasse”. Dalle 89 assemblee di base della Flai-Cgil, che hanno eletto 83 delegati, il documento della Camusso è stato condiviso al cento per cento.
I forestali sono pronti a tornare in piazza: dalla manovra bis del governo
Crocetta attesa per la settimana prossima perderanno il 30 per cento del loro
salario. I 180 milioni di euro della finanziaria impugnata a loro destinati dovrebbero
infatti ridursi a 130 milioni. “Non c’è altra risposta che lo sciopero”,
annuncia il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo, a conclusione
del congresso della Flai, riunito al San Paolo Palace, davanti a una platea al
70 per cento di operai della forestale e dell’antincendio iscritti al
sindacato, una fetta dei 24 mila operai forestali siciliani che lavorano in 79
riserve, 5 parchi e 168 mila ettari di bosco.
Un comparto, quello dei
forestali, in stato di agitazione, che ha rivendicato al congresso
un nuovo ruolo. “Dall’occupazione delle terre per le cooperative di giovani
agricoltori a un progetto per la valorizzazione dei forestali anche all’interno
della green economy, con la produzione ad esempio di biomasse dagli scarti
della lavorazione del legno, e con un piano di risorse certe del
governo per assicurare la riconferma delle giornate di
lavoro: questi i due punti emersi nella relazione del segretario provinciale –
afferma la segretaria nazionale della Flai Cgil Stefania Crogi, a Palermo per
la conclusione del lavoro congressuale – Palermo è una delle realtà per noi più
importante in termini di iscritti e comporta una proposta politica in
direzione dello sviluppo del territorio. La crisi è nazionale ma ha aumentato
le diseguaglianze tra chi lavora e chi no e nei confronti del Mezzogiorno,
rimasto senza investimenti. Non possiamo tollerare che a un
bracciante possa venire a mancare il sostegno a reddito perché viene
considerato un parassita o un assistito. Il bracciante agricolo ha la stessa
dignità di un operaio dell’industria”.
Sono
24 mila gli stagionali dell’azienda da foreste che divisi
in tre fasce realizzano 78 giornate di lavoro (3 mesi in tutto) ,
101 giornate (4 mesi) o 151 giornate (6 mesi).
Al congresso hanno manifestato tutta la loro preoccupazione di lavoratori
precari. “Tutti insieme costituiamo l’equivalente di 10 mila lavoratori a tempo
pieno”, fa il conto Nino Tamburello, delegato al congresso della Flai
Cgil, forestale “centounista”, assunto nel 1989 - Complessivamente
produciamo 2 milioni e 406 mila ore lavorate. Ma ci
preoccupa il silenzio delle istituzioni. Sappiamo di non essere stipendiati
fissi e non ci difendono”. “Il nostro – aggiunge Tamburello - è un comparto
strategico per la Sicilia, l’operaio forestale è necessario per la cura e la
valorizzazione dei boschi e dei parchi, anche a fini turistici,
oltre che per evitare nuovi casi come quello di Giampilieri. Chiediamo
al governo la giusta copertura per effettuare le giornate di garanzia
occupazionale, previste dalla legge. Ma chiediamo anche di andare oltre, per
avere come obiettivo la tutela del territorio isolano”.
“Col
congresso della Flai Cgil di Palermo- ha aggiunto il segretario regionale della
Flai Cgil Totò Tripi - oltre al ritorno alla terra,
chiediamo di puntare sullo sviluppo agroalimentare in Sicilia pretendendo qualità
delle produzioni e soprattutto qualità del lavoro”.
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