Sala delle lapidi |
PALERMO - Saranno prorogati, senza
aggravio di costi, per cinque anni i contratti dei 612 lavoratori a tempo
determinato del Comune di Palermo. Lo ha disposto una delibera pubblicata ieri
sull'Albo comunale di Palermo. "Il risultato raggiunto è frutto dell'impegno
da noi profuso in sinergia con l'amministrazione comunale - commenta Nicolò
Scaglione, segretario aziendale per il Comune di Palermo della Cisl Fp Palermo
Trapani - sin dalla presentazione del primo emendamento alla legge di stabilità
nazionale e alla legge finanziaria regionale c'è stata forte sintonia di
intenti e di azione". Nicolò Scaglione sottolinea che la proroga non
comporterà aumento di costi per le casse comunali.
"Le risorse destinate
ai lavoratori precari - spiega - sono incluse nel finanziamento che lo Stato
eroga per tutti i 3000 stabilizzati di Palermo, quindi così come scritto nella
delibera non ci saranno aumenti di spesa né perdita delle entrate". I
precari in servizio al Comune di Palermo sono in tutto 656: 612 sono i lavoratori
a tempo determinato, inseriti nella delibera pubblicata ieri, i restanti 44
sono ex articolisti, la cui proroga avverrà dopo la pubblicazione della
Finanziaria regionale. Nel dettaglio queste le mansioni ed i compiti svolti dai
lavoratori a tempo determinato all'interno dell'amministrazione cittadina: 140
tecnici (architetti, geometri, progettisti), 160 esperti amministrativi, 175
agenti di Polizia Municipale, 51 istruttori contabili, 50 insegnanti nelle
scuole materne, 40 educatori e 4 nutrizionisti (addetti al servizio mensa)
negli asili nido, 4 agronomi, 20 assistenti sociali, 3 operatori
fotografici e 6 psicologi.
"Abbiamo lottato affinché si
coniugassero le esigenza di razionalizzazione della spesa pubblica con la
tutela di 656 professionalità, che da decenni assicurano un servizio
indispensabile nei rami nevralgici dell'amministrazione cittadina ".
Secondo Scaglione, "il rinnovo quinquennale è la conferma della
specificità dei precari del Comune di Palermo, pur nel solco tracciato dalla normativa
nazionale vigente". "Adesso - conclude Scaglione - ci impegneremo per
raggiungere un altro obiettivo, il più importante, ovvero la stabilizzazione di
questo personale, che ha il sacrosanto diritto di ambire ad un futuro non più
precario".
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