L'assessore alla salute Lucia Borsellino |
di Antonio Fiasconaro
E annunciano il valzer dei manager: "Privilegeremo figure competenti e
innovative"
PALERMO - Dopo la Finanziaria sono due le
priorità del Governo: la riorganizzazione della sanità con la nuova
rimodulazione della rete ospedaliera e la nomina dei nuovi 18 direttori
generali (17 per aziende sanitarie e ospedaliere ed 1 Istituto Zooprofilattico)
che dovranno necessariamente subentrare agli attuali commissari straordinari
che ormai sono in carica da circa un anno. Queste due priorità sono state
ribadite ieri dal presidente della Regione, Rosario Crocetta e dall'assessore
alla Salute, Lucia Borsellino. Questi due passaggi sono fondamentali perché
entrambi confluiranno nella stesura del nuovo Piano sanitario regionale.
«Per i manager - si legge in una nota
congiunta firmata da Crocetta e Borsellino - il Governo intende muoversi
all'interno del rinnovamento e della trasparenza privilegiando figure
innovative e competenti. La nomina avverrà sulla base di criteri certi, che
privilegino l'esperienza professionale e la capacità di innovazione».
Una cosa è sicura. Già da alcuni giorni
sia il presidente Crocetta che l'assessore Borsellino stanno valutando la
"rosa" dei possibili papabili che andranno a breve ad occupare le 18
poltrone, manager che - come detto - dovranno conoscere bene il settore ma
essere anche "innovativi". I criteri verranno illustrati nel giro di
una settimana alla Commissione sanità all'Ars e all'opinione pubblica,
attraverso la stampa. Subito dopo si procederà alle nomine. Da indiscrezioni
che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi sembra che quella lista di 76 nomi
ritenuti "meritevoli" dalla Commissione esaminatrice ha subito una
sorta di "cura dimagrante" con appena una trentina di nomi.
Quindi questa è sicuramente la prima
priorità e di pari passo si lavora alla nuova riorganizzazione della rete
ospedaliera che ha finora raccolto tantissimi dissensi e non ultima la
manifestazione di piazza che si è tenuta a Mussomeli a salvaguardia del locale
ospedale.
«Il precedente assetto della rete ospedaliera e territoriale è stato ritirato, poiché ritenuto non pienamente rispondente con le strategie di questo Governo - si legge ancora nella nota congiunta - che intende riorganizzare i servizi sanitari in Sicilia, non attraverso la logica dei tagli indiscriminati dei servizi stessi, ma attraverso una lotta serrata e dura agli sprechi come si sta sperimentando efficacemente in diverse aziende sanitarie siciliane che stanno risparmiando decine di milioni rafforzando i servizi e rivedendo gare costosissime. Il nostro obiettivo - affermano Crocetta e Borsellino - è quello di migliorare la sanità siciliana, attraverso meccanismi che tengano conto delle vocazioni territoriali e dei bisogni dei cittadini. Particolare attenzione verrà data ai punti nascita per i quali sono stati determinati in questi anni tagli che non hanno tenuto in debita considerazione la condizione dei territori con evidenti difficoltà di accesso e spesso disagiati, senza assicurare alla popolazione un rispetto degli standard di sicurezza. Il governo intende fare presto e vuole sottoporre nel più breve tempo possibile un nuovo piano di riorganizzazione che, prima di tutto, metta al centro la persona e i suoi bisogni e che raggiunga nuove economie eliminando sprechi e corruzione, migliorando i servizi». Il presidente della Commissione Affari Istituzionali, Antonello Cracolici esprime il plauso per la notizia sui criteri di scelta dei nuovi manager ma ha pure sottolineato che «Voglio, però, ricordare al Governo che la Commissione che valuterà le nomine, così come stabilito dal regolamento interno dell'Ars sarà, la Prima, Affari Istituzionali, di cui sono il presidente».
«Il precedente assetto della rete ospedaliera e territoriale è stato ritirato, poiché ritenuto non pienamente rispondente con le strategie di questo Governo - si legge ancora nella nota congiunta - che intende riorganizzare i servizi sanitari in Sicilia, non attraverso la logica dei tagli indiscriminati dei servizi stessi, ma attraverso una lotta serrata e dura agli sprechi come si sta sperimentando efficacemente in diverse aziende sanitarie siciliane che stanno risparmiando decine di milioni rafforzando i servizi e rivedendo gare costosissime. Il nostro obiettivo - affermano Crocetta e Borsellino - è quello di migliorare la sanità siciliana, attraverso meccanismi che tengano conto delle vocazioni territoriali e dei bisogni dei cittadini. Particolare attenzione verrà data ai punti nascita per i quali sono stati determinati in questi anni tagli che non hanno tenuto in debita considerazione la condizione dei territori con evidenti difficoltà di accesso e spesso disagiati, senza assicurare alla popolazione un rispetto degli standard di sicurezza. Il governo intende fare presto e vuole sottoporre nel più breve tempo possibile un nuovo piano di riorganizzazione che, prima di tutto, metta al centro la persona e i suoi bisogni e che raggiunga nuove economie eliminando sprechi e corruzione, migliorando i servizi». Il presidente della Commissione Affari Istituzionali, Antonello Cracolici esprime il plauso per la notizia sui criteri di scelta dei nuovi manager ma ha pure sottolineato che «Voglio, però, ricordare al Governo che la Commissione che valuterà le nomine, così come stabilito dal regolamento interno dell'Ars sarà, la Prima, Affari Istituzionali, di cui sono il presidente».
Intanto sulle due priorità il presidente
della Commissione Sanità all'Ars, Pippo Digiacomo è stato tanto esplicito
quanto chiaro nelle sue posizioni. «I manager si stanno valutando - sottolinea
- e da parte nostra non ci saranno interferenze. Ci auguriamo così come hanno
auspicato il presidente Crocetta e l'assessore Borsellino, vengano scelti
direttori dall'alto profilo professionale. Per quanto riguarda, invece, la
nuova rete ospedaliera, voglio ancora una volta ribadire che siamo stati noi a
rimandare al mittente la prima bozza e quindi mi auspico che ogni decisione
venga presa anche attraverso il coinvolgimento del territorio, tanto che noi
domani (oggi per chi legge, ndr) inizieremo un vero e proprio tour per la
Sicilia per affrontare con il territorio la riorganizzazione della rete
ospedaliera». Il primo appuntamento e all'ospedale "Dei Bianchi" a
Corleone, nel Palermitano, dove c'è a rischio il mantenimento del punto
nascita.
La Sicilia, 21.1.14
La Sicilia, 21.1.14
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