Palermo 9 gennaio 2013– Dopo 13 ore di ininterrotta trattativa,
svolta nello stabilimento del Cantiere Navale di
Palerno, le organizzazioni sindacali e
Fincantieri hanno raggiunto stamattina alle 10 un accordo sui carichi di lavoro
e sugli investimenti. L’azienda ha confermato ufficialmente nell’accordo che le 4 navi da crociera della compagnia
Msc, del gruppo Costa
crociere, verranno lavorate
(allungate, per aumentarne la capienza e
ampliare gli spazi) a
Palermo. Hanno confermato
che saranno ance realizzate a Palermo le commesse per la costruzione di 22 paratoie
metalliche in acciaio per la diga Mose di Venezia e per la riparazione di
traghetti e navi da crociera.
La lavorazione delle navi Msc, a partire dal taglio delle lamiere,
inizierà il 20 gennaio, col
graduale ritorno degli operai dalla cassa integrazione al lavoro. Da luglio le lavorazioni
andranno a pieno regime garantendo l’assorbimento di tutti i 470 lavoratori.
Soddisfatti i sindacati: “Con questo accordo è garantita la continuità produttiva
del cantiere per 24 mesi. La mole
di lavoro annunciata si dispiegherà nel 2014 e 2015 e consentirà un graduale
rientro dei lavoratori dalla cassa integrazione che permetterà l’impiego graduale di tutti lavoratori
entro il 2014 - dichiarano
i rappresentanti sindacali Francesco
Piastra per la Fiom Cgil, Ludovico
Guercio per la Fim Cisl ed
Enzo Comella, di Uilm Uil,
assieme alle Rsu dello
stabilimento - Fincantieri
ha inoltre confermato gli investimenti offshore per realizzazione di una nuova
segmento produttivo
mediante la realizzazione del bacino di 80 mila tonnellate, dal costo di 86
milioni di euro, che
servirà a realizzare piattaforme petrolifere.
Fincantieri conta di farlo in compartecipazione con La Regione, che nei mesi
scorsi si è impegnata a condividere quest’investimento con l’azienda”.
Per quanto riguarda gli investimenti, Fincantieri oltre alla
conferma dell’interesse a costruire il bacino di 80 mila tonnellate in
partnership con la Regione Sicilia, si
impegna a spendere a suo carico altri
8 milioni di euro per impianti da realizzare a servizio del bacino. “Per il
bacino da 80 mila tonnellate è
importante definire l’accordo di programma, pendente al ministero dello
Sviluppo economico da diversi mesi, tra la Regione, Fincantieri e l’Autorità
portuale, che stabilirà anche le quote di cofinanziamento – aggiungono Piastra,
Guercio e Comella - Per
questo è indispensabile che il presidente Crocetta assuma le conseguenti
determinazioni affinché vengano reperite le risorse in quota Regione per
realizzare l’opera”. Sempre
l’accordo odierno prevede un investimento
da parte di Fincantieri di altri 2
milioni 450 mila euro per rafforzare le
strutture industriale del Cantiere navale. Previsti 800 mila euro per il
potenziamento di mezzi mobili per il trasporto di sezioni di navi e lamiere e dei mezzi
di sollevamento. Per il miglioramento dell’apparato produttivo e di sicurezza
ambientali saranno impegnati 1 milione e 200 mila euro.
L’impegno a riportare a lavoro l’intero organico del Cantiere
Navale prevede anche una nuova organizzazione del lavoro con un regime di flessibilità dell’orario.
Durante i picchi produttivi la settimana sarà di 48 ore anziché di 40 ore, per
un massimo di 176 ore di flessibilità in un biennio, da recuperare nei periodi di minor lavoro.
L’orario sarà spalmato dal lunedì
al sabato. “Tutte queste azioni – concludono Fim, Fiom e Uilm - consentiranno
di recuperare le attività che garantiranno il graduale rientro dei lavori
attualmente in cassa integrazione a
partire dal luglio 2014”.
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