Cara
elettrice, caro elettore,
chiudiamo
gli occhi per un momento, pensiamo al Partito Democratico che verrà dopo l’8
dicembre, quando Giuseppe Civati sarà Segretario del Pd. Perché #vincecivati e le cose cambiano
davvero. Gli elettori tornano protagonisti, tornano ad essere chiamati a
scegliere sulla politica del loro partito. Abbiamo dimostrato come si fa,
siamo stati gli unici in queste settimane che hanno coinvolto le democratiche
e i democratici chiedendo loro quello che pensano delle larghe intese,
dell’Imu e delle priorità che deve affrontare il Governo del paese. E lo
faremo ancora, perché il Pd dopo l’8 dicembre sarà così, o non sarà.
Chiudiamo
gli occhi. Solo per un momento, ma poi teniamoli "aperti e asciutti
nella notte scura". Teniamoli aperti perché è arrivato il momento di
scegliere il Partito Democratico guidato da Giuseppe Civati. Il partito che
la pensa come te, che ha il coraggio di dire ciò che vuole fare per cambiare
questo Paese e ha la forza di fare ciò che dice. E’ il Partito Democratico
del gruppo di persone e personalità che si sono raccolte intorno a questo
entusiasmante progetto politico, che parte dalla vicinanza al famoso
territorio, dalle province più trascurate, e arriva al coinvolgimento
costante, senza scadenze o cadenze elettorali.
Abbiamo
ironizzato sulle campagne che si svolgono solo in televisione. A
noi piace parlare con la gente, incontrare gli elettori, ascoltarli. Per
questo, ispirandoci a Barack Obama, portiamo avanti da settimane una campagna
porta a porta in diverse città del Paese. Ci chiamano “spingitori di
primarie” e il risultato ottenuto dai nostri volantini e dal nostro
porta a porta è sorprendente: non c'è timore da parte degli elettori
nell'aprire le porte ai nostri militanti, i quali hanno raccontato le idee di
Pippo Civati e indicato loro il seggio al quale recarsi per votare l'8
dicembre.
Da tempo
in questo Paese la politica non bussava alle porte dei cittadini, o forse non
poteva permetterselo: i nostri entusiasti volontari sì, questa la
prima importante differenza. E' questo il contatto umano e personale che
ci permette di incrociare scampoli di quella vita quotidiana fatta di
commissioni da sbrigare, pranzi da preparare, di spese da portare su per le
scale, che nel condominio non han messo l’ascensore. Alcuni ti dicono che non
ne possono più, che non arrivano a fine mese e questa politica, la
stramaledetta politica che sembra andare avanti da sé stessa, proprio non la
sopportano più. Ed è per questo che siamo qui, questa è la nostra
risposta.
Questa
settimana è decisiva e cambia tutto. Ha ragione Corradino
Mineo. Civati ha trionfato in tv perché aveva cose da dire. Nè
apparato che appesantisce, nè liofilizzato come la voglia di vincere a tutti
i costi, Pippo dà un luogo alla sinistra del futuro. Dal Ventennio si esce
con i ventenni: le culture alle spalle sono fallite.
Pensa in
grande Rita Castellani, economista umbra:
"hanno cercato di convincerci per anni che per essere efficienti
bisognava sacrificare l'equità, niente di più falso: se si è efficienti si
può essere più equi, perché si hanno le risorse da distribuire”. Dobbiamo
dare una risposta a chi il welfare non ce l'ha: giovani, inoccupati,
disoccupati senza nessun sussidio di copertura. L'italia spende per la spesa
militare l'1,7% del PIL, la Germania l'1,4%, basta ridurre di 2/3 questa
differenza per dare una risposta immediata a questa esigenza. “Quando ci
dicono non si può fare diversamente molto spesso non è vero. Ecco perché
dobbiamo essere esigenti, sempre”.
Essere
esigenti anche con la politca per l'ambiente, per molti anni bistrattata nel
PD e nel centrosinistra, diceMirko
Tutino. A Reggio Emilia abbiamo spento l'inceneritore
costruendo un modello alternativo di trattamento dei rifiuti. Portiamo avanti
la politica del riuso delle risorse naturali, per mettere il Paese in
sicurezza. Ogni novembre parliamo di dissesto idrogeologico, contiamo i morti
delle alluvioni, e il tema del consumo del suolo non entra nell'agenda
politica del Paese. Rendita fondiaria sia in secondo piano rispetto a città
pubblica.
Questo è
il Partito Democratico di Giuseppe Civati. Un partito che è rete di competenze, diffuse sul
territorio, connesse tra loro e in continuo contatto con i cittadini.
Chiudiamo
gli occhi, per un momento. Pensiamo a questo Partito Democratico.
Domenica 8 dicembre vieni a votare. |
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Venerdì 6
novembre Civati
sarà a Palermo. Il lungo viaggio attraverso lo stivale approda
nella capitale siciliana, culla millenaria della cultura mediterranea, che
oggi fa i conti con una disoccupazione drammatica e una politica ambientale
da rilanciare all'insegna della legalità. Risposte impossibili da rinviare
ancora.
Sabato
7 novembre la campagna congressuale si conclude in Sardegna.
Pippo sarà a Cagliari e nelle zone ferite dalla recente tragedia ambientale,
vittima dell'incuria dell'uomo. Se c'è un simbolo dell'Italia che deve
rialzarsi è proprio la Sardegna. Tutto, necessariamente, dovrà ripartire da
qui.
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giovedì, dicembre 05, 2013
VINCECIVATI e le cose cambiano veramente!
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