mercoledì, dicembre 11, 2013

Corleone, aumenta l'Irpef, ma grazie all'opposizione l'Imu resta al 7,60%


CORLEONE - Colpo di scena nella seduta del consiglio comunale di lunedì sera alle 21.00, convocata d'urgenza dal presidente su richiesta di sei consiglieri che sostengono il sindaco Lea Savona (Vincenzo Labruzzo, Vincenzo Verga, Maurizio Bruno, Giuseppe Nicosia, Salvatore Sorisi e Calogero Di Miceli). All'ordine del giorno la proposta di questi consiglieri, supportata dalla segreteria generale, di annullamento della delibera del 17 luglio 2013 con cui il consiglio comunale aveva abbassato l'addizionale Irpef dallo 0,8 allo 0,4 x mille, in quanto non aveva i requisiti della legittimità perché aveva ricevuto i pareri contrari sia del capo settore finanziario del comune che del collegio dei revisori. L'approvazione di questa proposta avrebbe portato nelle casse del comune circa 270 mila euro, derivanti dall'applicazione dello 0,4 x mille in più di addizionale Irpef. Si respirava un clima teso in consiglio comunale, che il sindaco Lea Savona provava a stemperare ringraziando i partecipanti alla seduta (19 su 20, assente solo Carlo Vintaloro perché a Roma) per la loro presenza.
Ma il clima restava lo stesso teso, anche perché nessun consiglìere firmatario della proposta interveniva in aula per illustrarla, nemmeno "l'ideologo" di questa maggioranza/minoranza, Vincenzo Labruzzo.
Ho ritenuto necessario intervenire per spiegare ai presenti (compresi alcune decine di cittadini) le considerazioni dei sei consiglieri del Pd. Eravamo perplessi sull'ipotesi di illegittimità dell'atto, quasi convinti che questa illegittimità non ci fosse per niente. Dall'altro lato eravamo anche perplessi rispetto alla tesi che l'atto fosse sicuramente legittimo. Una sua illegittimità dichiarata a bilancio 2013 approvato (fra qualche giorno, si spera) avrebbe nell'immediato privato il comune del gettito di circa 270 mila euro nel bilancio e poi aperto un contenzioso con i cittadini. Per senso di responsabilità era più prudente votare si all'annullamento, abbiamo detto. Ponendo però alcune condizioni. La prima che il sindaco e l'assessore confermassero che gli ulteriori 800 mila euro necessari a chiudere in pareggio il bilancio comunale 2013 venissero recuperati non da un ulteriore aumento di tasse ma dalla lotta all'evasione e all'elusione fiscale, da tempo cavallo di battaglia del Pd. La seconda che il sindaco e la giunta s'impegnassero a presentare in aula il bilancio 2014 entro febbraio del prossimo anno, al fine di potere operare i necessari tagli agli sprechi, alle spese della politica e perché si potesse programmare seriamente una lotta continuativa all'evasione e all'elusione fiscale. La terza che sindaco e giunta ammettessero gli errori pacchiani nella gestione del bilancio comunale e, purtroppo, non solo in questo. Sui primi due punti gli impegni sono stati chiari. Sul terzo ovviamente il sindaco ha comprensibilmente glissato. 
Si è quindi passati al voto e la delibera è stata approvata col voto favorevole di tutti i consiglieri comunali. Hanno fatto male o hanno fatto bene il Pd e gli altri consiglieri di opposizione ad approvarla? Certo, nell'immediato il voto contrario poteva sembrare più netto e chiaro e non si sarebbe prestato ad equivoci o a difficoltà di interpretazione. Ma la preoccupazione era che la delibera potesse essere dichiarata nulla dopo, che l'amministrazione comunale non riuscisse (anche per propri limiti) a recuperare dalla lotta all'evasione il milione e centomila euro necessari a chiudere in pareggio il bilancio 2013, portandolo invece in disavanzo (non in dissesto, che sarebbe strato uni stadio più avanzato e lontano nel tempo). Nel dubbio, concedere all'amministrazione comunale 270 mila euro di addizionale Irpef (da cui comunque sono esentati i redditi fino a 12 mila euro), in cambio della certezza che non si toccasse più l'Imu sulle seconde case (che resta al 7,60%, tra le più basse d'Italia) lasciando nelle tasche di tante famiglie corleonesi bel 800 mila euro, ci è sembrata una scelta giusta e sensata. Crediamo che i cittadini comprenderanno che il possibile l'abbiamo fatto. MA SIAMO SOLO ALL'INIZIO! (Pd)

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