Cuperlo (a sx) e Renzi |
di ANTONELLA ROMANO
Nell'Isola Cuperlo raccoglie il 47,49 per cento mentre il sindaco di Firenze il 42,61. Cuperlo primo in 4 province su 9: Agrigento Caltanissetta, Catania, Enna. Al sindaco di Firenze vanno le altre cinque province: Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani e Palermo, dove vince 2007 A 2004
Nell'Isola Cuperlo raccoglie il 47,49 per cento mentre il sindaco di Firenze il 42,61. Cuperlo primo in 4 province su 9: Agrigento Caltanissetta, Catania, Enna. Al sindaco di Firenze vanno le altre cinque province: Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani e Palermo, dove vince 2007 A 2004
In Sicilia Gianni Cuperlo vince la sfida con Matteo Renzi con una differenza
di 5 punti di percentuale. Cuperlo raccoglie 14.110 voti (il 47,49 per
cento) mentre il sindaco di Firenze 12.659 (il 42,61). E' il primo in 4
province su 9: Agrigento Caltanissetta, Catania, Enna. Al sindaco di
Firenze vanno le altre cinque province: Palermo, Messina, Ragusa, Siracusa e
Trapani.
Sul filo di lana il risultato del voto di Palermo e Provincia, che si
è concluso con un quasi pareggio: i voti che separano i due principali sfidanti
alla poltrona di segretario nazionale del Pd sono soltanto 3: Renzi batte
Cuperlo con 2007 voti contro i 2004 del suo competitor. I dati non sono
ancora definitivi ma quasi: mancano solo i risultati del congresso
del circolo di Librino, a Catania, che si terrà stasera e pende un ricorso
dell'area Civati che riguarda 300 voti a Messina. Ma ormai lo scarto tra i due
contendenti è di circa 1.600 voti. Se nell'Isola Cuperlo si è aggiudicato al
momento complessivamente il 47 per cento dei voti, contro il 42,3 per
cento di Renzi, gli outsider Civati e Pittella si fermano rispettivamente al
5,8 e al 4,1 per cento."A questo punto i dati non possono cambiare, siamo molto soddisfatti", commenta uno dei due coordinatori dell'area Cuperlo in Sicilia, Enzo Napoli. Per Lillo Speziale, l'altro coordinatore, il risultato "conferma la necessità per la sinistra italiana di un partito che sia una comunità di valori, radicata nel territorio, che sfugge dal controllo delle tessere e che esalta la militanza e l'impegno". Dalla parte di Renzi c'era tutto l'apparato, da Francantonio Genovese a Nino Papania fino al segretario uscente Giuseppe Lupo. "Proprio per questo il risultato assume una valenza straordinaria. Attorno a Cuperlo - conclude Speziale - si sono mobilitati giovani, donne, dirigenti che pensano che il partito sia uno strumento utile per cambiare da sinistra la società". Chi non ha deciso ancora per chi votare alle primarie è il presidente della Regione Rosario Crocetta, anche se il suo principale alleato, Beppe Lumia, è tra coloro che hanno fatto l'endorsement per Renzi.
"Si vede che Cuperlo è più gradito di Renzi in Sicilia. Chi voterò? Ancora non l'ho deciso. Da presidente della Regione vorrei evitare ancora polemiche e vorrei lavorare di più per l'unità del partito", dice il governatore. "A Palermo la sfida fra Cuperlo e Renzi è finita in perfetta parità: un risultato clamoroso che ribalta i pronostici, viste le aspettative della vigilia e gli schieramenti in campo", dichiara Antonio Rubino, responsabile dei "comitati per Cuperlo" per Palermo e provincia, dove i due principali candidati alla segreteria nazionale hanno ottenuto circa 2.000 voti a testa. "Questo risultato - aggiunge Rubino - accompagnato dal dato regionale, in vista dell'appuntamento dell'8 dicembre rappresenta una spinta al successo delle posizioni politiche di Cuperlo fra gli uomini e le donne della sinistra palermitana".
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