Un operaio è ricoverato in coma presso
l'ospedale Buccheri La Ferla, dopo essere caduto dal primo piano di un
cantiere edilizio abusivo invia Ciaculli 278. L'uomo, Giovanni Muratore di 56
anni, è caduto dall'impalcatura per motivi ancora da accertare. Il
Cantiere, nel quale sono intervenuti gli Agenti del Nucleo di Polizia
Urbanistica della Polizia Municipale e i militari della stazione dei Carabinieri "Acqua dei
Corsari" è stato posto sotto sequestro, con diverso materiale
rinvenuto al suo interno. In particolare sono stati sequestrati oltre al
fabbricato, il ponteggio montato lungo l’intero perimetro, 3
impastatrici ed una macchina utilizzata per il taglio dei mattoni,
rinvenuti all’interno del cantiere di lavoro. Le irregolarità
riscontrate riguardano la costruzione di un fabbricato a due piani con
terrazza e torrino scala, avente una superficie di circa 120 metri
quadrati. I due comproprietari sono stati denunciati alla autorità
giudiziaria perché sforniti di concessione edilizia e nulla osta del
Genio Civile. Ulteriori indagini sono ovviamente in corso per gli
aspetti legati all'incidente che ha coinvolto l'operaio.
“Stiamo seguendo con apprensione le notizie
relative a Giovanni Muratore, l'operaio 56enne rimasto ferito
gravemente, dopo essere caduto da una impalcatura al primo piano di un
edificio a Ciaculli. Ci auguriamo vivamente che le sue condizioni di
salute migliorino e siamo vicini alla sua famiglia che vive ore di ansia
e preoccupazione. Alla politica ed alle istituzioni chiediamo ancora una
volta: quante vittime dovranno esserci nei cantieri prima che qualcuno faccia
qualcosa?”. Lo dichiara Antonino Cirivello, segretario generale della
Filca Cisl Palermo Trapani, che aggiunge: “Auspichiamo che la Magistratura
e le Forze dell'Ordine facciano piena luce su quanto avvenuto.
Nonostante tante buone intenzioni e norme specifiche in merito, la
sicurezza sul lavoro resta una chimera, a causa del disinteresse della
politica e delle istituzioni”. “Gli incidenti in cantiere e ancora
peggio le morti bianche – conclude Cirivello - sono una vergogna, uno
scandalo per un paese civile, che scuote le coscienze. Non parliamo di
numeri, ma di persone che rischiano la vita, pur di lavorare con dignità
e sacrificio”.
"Troppe denunce a vuoto sul lavoro nero
nei cantieri edili. Le istituzioni sono sorde e indifferenti". La Cgil e
la Fillea Cgil a proposito dell’incidente avvenuto stamattina in via Ciaculli,
in un cantiere abusivo, denunciano l’assoluta indifferenza delle istituzioni
rispetto al tema del lavoro nero e della sicurezza sul lavoro. "Sono
passate poche settimane dall’ultima iniziativa fatta in Prefettura in cui
abbiamo denunciato al prefetto questa situazione allarmante - dicono il segretario
della Cgil di Palermo Maurizio Calà e Mario Ridulfo, segretario della Fillea
Cgil - Ormai il lavoro nero nei cantieri edili a palermo e provincia è
diventata la regola. Da allora solo silenzio, le nostre denunce sono state
perfettamente inutili". "Per questo motivo - dice Maurizio Calà - ci
costituiremo parte civile nei confronti dei responsabili".
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