Si aggrava la situazione dei duecentosei dipendenti di Acque Potabili
Siciliane (Aps), società dichiarata fallita il 29 Ottobre scorso, che gestisce
il servizio idrico integrato per cinquantadue comuni della provincia di
Palermo. Lo scorso 14 novembre, presso la sede della Provincia Regionale d
Palermo, si è tenuto un incontro con i sindaci interessati , il commissario
straordinario della Provincia Domenico Tucci, l’Avv. Stefano Polizzotto,
delegato dalla Regione, ed i curatori fallimentari. La curatela ha
ribadito ai primi cittadini quanto già comunicato il giorno prima, ovvero
l’esistenza di un termine di cinque giorni per manifestare la propria
disponibilità a riprendere in carico il servizio, specificando che, in caso di
mancato assenso, gli impianti verranno comunque restituiti entro termini
previsti dalla legge.
Tale soluzione, non risolutiva per la salvaguardia dei
lavoratori di Aps, per i quali si prospetta solo ed esclusivamente il
licenziamento, è stata caldeggiata dalle istituzioni presenti, in aperto
contrasto con le rassicurazioni precedentemente rivolte a lavoratori e
sindacati e con quanto dichiarato dal presidente Crocetta, il quale ha ritenuto
prioritario tutelare il servizio idrico ed i lavoratori. Il rappresentante
della Regione, durante l’incontro a Palazzo Comitini, si è invece espresso a
favore della soluzione prospettata dalla Curatela, riferendo altresì la
disponibilità da parte della società Sicilacque e dell’Ato a fornire ai sindaci
consulenza ed assistenza nella gestione delle reti e degli impianti, escludendo
cosi di fatto ogni possibilità di continuità lavorativa per i dipendenti Aps, cil
cui destino appare segnato.
COMITATO LAVORATORI APS PALERMO
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