La pergamena in memoria di Favour, vittima della tratta |
Quest’appuntamento, infatti, era rivolto principalmente agli istituti scolastici della nostra città, per attivare un percorso di informazione e di formazione al contrasto della tratta, ai giornalisti nelle vesti di promotori nei confronti dell’opinione pubblica e a tutte le realtà che lavorano, in vari modi e forme, con i cittadini stranieri contro l'esclusione, la marginalizzazione sociale, il razzismo e la discriminazione e contro tutte le nuove forme di schiavitù. “La scuola, in questo senso, - ha continuato il Sindaco Orlando - si eleva non tanto a luogo di libertà, ma di liberazione e di formazione di persone che sono già libere prima ancora che qualcuno riconosca loro il diritto di esserlo. Questi ragazzi devono essere seguiti in un percorso di riflessione su quei meccanismi atroci che portano alcuni individui a mercificarne altri, sulla differenza tra essere e appartenere e sul perché straordinari personaggi, come il grande Voltaire, arrivino a ritenere legittimo vendere gli esseri umani. Forse è ora che cominciamo a chiederci – ha concluso il Sindaco - se anche noi siamo complici di quelli che ancora adesso la pensano come lui”.
Il Primo cittadino in passato ha più volte proposto l’abolizione del permesso di soggiorno. “Sono convinto che rappresenti un altro male terribile”, aveva detto Orlando, che ha paragonato la normativa sugli ingressi controllati “alla nuova schiavitù del Terzo millennio, il vero carnefice di migliaia di vite umane nel Mediterraneo e altrove''. “L’anno scorso – ha dichiarato l’Assessore Catania - quest’Amministrazione si è assunta l’impegno di diffondere nelle scuole e nella società palermitana un messaggio di lotta forte contro la tratta degli esseri umani. Da lì abbiamo cominciato una vasta campagna di sensibilizzazione: stampando anche alcune cartoline, abbiamo partecipato e sostenuto le iniziative promosse dal Coordinamento anti tratta palermitano, che non a caso è dedicato a due donne vittime della tratta. Oggi possiamo affermare che Palermo è una città che si è schierata in maniera decisa dalla parte di coloro che vogliono liberamente viaggiare per il mondo, una città che si sta impegnando a costruire una campagna internazionale per l’abolizione del permesso di soggiorno e che ancora una volta con le sue scelte politiche, amministrative e la costituzione della Consulta delle culture ha dato un segnale forte che va nella direzione di chi vuole costruire un percorso di contaminazione delle culture, come elemento fondamentale della sua identità”.
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