Bernardo Provenzano |
“In Cosa nostra agli inizi degli anni
Ottanta c’era il sospetto tra alcuni di noi che Provenzano e la moglie
avessero rapporti con gli “sbirri”, cioè’ con le forze dell’ordine. Io non
avevo notizie ufficiali ma era una voce che correva da tempo. I piu’ vecchi
negli anni Ottanta dicevano di stare attenti a Provenzano sia per le “tragedie”
che per la sua ‘”sbirritudine”. Lo ha detto il pentito di mafia Antonino
Giuffrè durante la deposizione al processo per la trattativa tra Stato
e mafia, in corso davanti alla Corte d’assise di Palermo. L’ex braccio destro
di Provenzano, da anni collaboratore di giustizia, racconta poi di un incontro
avvenuto tra lo stesso Giuffre’ e il capomafia di Corleone: “Io misi insieme
quelle voci – dice ancora il pentito Giuffre’ – con le voci che poi in seguito,
negli anni Novanta venivano da Catania. Si parlava anche di vicinanza
agli sbirri della moglie di Provenzano. Si diceva insomma che
Provenzano passasse notizie agli ‘sbirri’ tramite la moglie”.
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