giovedì, novembre 07, 2013

La Cgil solidale con i magistrati e gli amministratori giudiziari minacciati dalla mafia

Palermo 7 novembre 2013 - La Cgil esprime solidarietà ai giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo e agli amministratori giudiziari colpiti da vili attentati da parte della mafia. "Conosciamo bene e apprezziamo il lavoro fatto in questi anni dalla dottoressa Silvana Saguto e dagli altri magistrati che hanno gestito molti beni e aziende sequestrate tentando non solo di sottrarli alla mafia ma anche di restituirli alla collettività evitando che le aziende chiudessero e i lavoratori venissero licenziati. Si tratta - dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà - di aziende in cui si il lavora in condizioni difficili spesso tra gli atti di vandalismo e di intimidazione della mafia e la crisi del mercato, che minaccia continuamente di fare chiudere le attività.
Con grandi sforzi da parte dei lavoratori, e con l'impegno degli amministratori giudiziari e del tribunale, in alcuni casi sono stati fatti miracoli e siamo riusciti a far restare aperte fino alla confisca grandi aziende che diversamente sarebbero state chiuse. Per quello che riguarda la Cgil - aggiunge Calà - continuiamo a essere disponibili, come lo siamo stati in questi anni, a ragionare su come liberare queste aziende dalle collusioni e dalle infiltrazioni mafiose e contemporaneamente come riuscire a renderle produttive e a salvaguardare i livelli occupazionali".
La Cgil su questi temi ha presentato anche una proposta di legge di iniziativa popolare "Io riattivo il lavoro". "Questa proposta di legge raccoglie molte questioni denunciate in questi anni dai lavoratori dai giudici e anche dagli amministratori sui limiti della legislazione vigente. L’obiettivo che ci proponiamo è di trasformare le aziende sequestrate e confiscate in presidi di legalità dove i lavoratori, che quando le aziende vengono sequestrate rischiano di perdere il posto di lavoro, abbiano la piena sensazione che con la legalità si può vivere e lavorare in modo dignitoso".
Anche la Cgil Sicilia e la Fillea regionale esprimono solidarietà  ai magistrati del tribunale Misure di prevenzione di Palermo e agli amministratori giudiziari dei beni confiscati e sequestrati alla mafia bersaglio di intimidazioni continue, secondo quanto denunciato dai giudici con un dossier presentato al Comitato per l’ordine e la sicurezza. “Facciamo quadrato attorno ai giudici e agli amministratori giudiziari- dice Mimma Argurio, della segreteria regionale Cgil- impegnati nel delicato compito di restituire alla legalità beni e attività economiche prima in mano alla mafia. L’obiettivo – rileva- è quello di interrompere il circuito dell’economia illegale e mafiosa e di riattivare il lavoro nella legalità, come dice una campagna della Cgil e su questo terreno tutti a partire dalle istituzioni devono essere impegnati al fianco di chi è in prima linea ”. Franco Tarantino, segretario generale della Fillea Sicilia, sottolinea la “vicinanza del sindacato degli edili  a giudici e amministratori quotidianamente impegnati in una battaglia impegnativa che li porta a compiere scelte difficili, li espone a ritorsioni da parte di una mafia che non tollera di essere colpita nei propri interessi economici . La loro battaglia- conclude Tarantino- è la nostra: a giudici e amministratori va dunque tutto il nostro sostegno”.



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