Francesco Scoma |
E’ toccato a Dore Misuraca fare il censimento delle adesioni e aggiornarlo
costantemente. Non è stato un lavoro semplice. Di ora in ora cambiavano i nomi
ed i numeri. Poi Misuraca ha fatto il punto, tirato una linea, fatto somme
sottrazioni e diffuso i totali: l’esercito di Angelino Alfano è composto di
304 parlamentari e dirigenti del Pdl.
Quanto basta, è il commento deigli scissionisti, per impedire la
nascita di Forza Italia. Se i 304 avessero partecipato al Consiglio nazionale
di sabato scorso, il Pdl non avrebbe potuto essere abbandonato. E questa è, di
fatto, una concessione che Angelino Alfano ha regalato al suo “padrino”
politico.
Ricambiata da un intervento soft del cavaliere nel discorso della
ri-nascita di Forza Italia.
Ma ecco i risultati del censimento. Il Nuovo centrodestra può contare,
stando ai calcoli di Misuraca, su 5 ministri, un sottosegretario, 31 senatori,
28 deputati nazionali, 9 parlamentari europei, 75 consiglieri regionali
(compresi sei deputati regionali siciliani), 12 assessori regionali, un
governatore (Giuseppe Scopelliti, Calabria), 4 sindaci di capoluogo, 7
presidenti di provincia, 51 capigruppo consiliari regionali, 5 coordinatori
regionali, 17 coordinatori provinciali, 22 segretari cittadini,3 dirigenti
nazionali cittadini.
Gli alfaniani hanno in Calabria e in Sicilia la maggioranza e sono molto
ben rappresentati in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e
Abruzzo.
Per disposizione di Silvio Berlusconi, Iole Santelli e Gianfranco
Miccichè, sottosegretari nel governo Letta, non si dimetteranno.
Renato Schifani, invece, si è dimesso da capogruppo Pdl, essendosi arruolato
nell’esercito di Angelino. Francesco Scoma, senatore
siciliano, considerato un seguace di Alfano, ha deciso di non aderire al nuovo
soggeto politico.
SiciliaInformazioni, 18 novembre 2013
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