di NINO ROCCA
Siamo indignati
!!!!! Un proprietario
di un palazzo, giorni or sono, fa sgomberare 16 famiglie con figli annessi , 16
giovani coppie, da un immobile chiuso da 28 anni. Nonostante gli abusivi
avessero dato al proprietario la propria disponibilità a pagare un affitto,
dopo averlo reso abitabile in sei mesi di occupazione, il proprietario, in modo
irremovibile, li ha cacciati via chiamando le forze dell’ordine. Migliaia di
famiglie allo sbando, 15 sfratti giudiziari al giorno per morosità, una
disoccupazione galoppante come mai si era vista prima, le saracinesche dei più
antichi e storici commercianti chiuse, posti di lavoro precari e tanti, tanti
disoccupati giovani e meno giovani che vivono nell’incubo della povertà in cui
sono drammaticamente precipitati.
Ma il cinismo
di un ricco proprietario, insensibile al grido di dolore dei bambini, ancora
troppo piccoli per capire la gravità del momento e ai genitori giovani ma
disperati a cui la vita ha strappato la speranza di un futuro migliore, non lo
ha scosso e non gli ha impedito di andare dritto per la sua strada.
Ma la nostra
indignazione è ancora maggiore quando pensiamo che la Chiesa palermitana,
proprietaria di centinaia d’immobili nel centro storico (molti dei quali
chiusi), sbarra le porte per evitare che qualche famiglia in cerca di un
alloggio per i loro figli possa occuparne qualcuno, magari recuperandolo
dall’incuria e dal fatale destino del degrado.
Cosa direbbe
Papa Francesco alla Curia di Palermo?
Aprite le
porte degli immobili che tenete chiusi perché essi appartengono agli ultimi, ai
poveri, ai senza casa!!
È l’appello
che fece il vescovo di Molfetta, Tonino Bello,
ai suoi parroci con una lettera pastorale, quando disse loro di aprire
le sacrestie ai senza casa prima di celebrare solennemente il Natale nelle loro
chiese.
Cominci la
nuova giunta di Orlando a dare il buon esempio utilizzando il grande patrimonio
dei beni confiscati, molti dei quali avrebbero bisogno di essere recuperati.
L’auto-recupero
d’immobili abbandonati da parte delle
famiglie senza casa è già un dato di fatto.
Esso sarebbe
un volano per ridare speranza a centinaia di famiglie che vivono ai margini di
una società che sta di giorno in giorno precipitando nell’abisso della miseria
e della povertà senza ritorno.
Centinaia
sono gli immobili confiscati alla mafia, un fiume di denaro a loro sottratto,
piccole e grandi imprese sono state tolte ai mafiosi insieme ad auto di lusso,
yacht e ogni genere di ricchezza, e poi…
Molti immobili
incappano in una burocrazia farraginosa che congela l’immobile sino a farlo
deteriorare e renderlo inservibile, eppure questi beni strappati alla mafia
sono costati il sangue di tante vittime della mafia e potrebbero diventare
l’ancora di salvezza di tanti poveri costretti alla miseria da una politica e
da un’economia ostaggi delle organizzazioni criminali.
Valorizziamo
il grande patrimonio destinato ai poveri che la Chiesa ha ricevuto affinché
venga dato in aiuto a chi non ha nulla, valorizziamo il grande patrimonio della
mafia attivando le migliori risorse popolari dell’auto-recupero che già esiste,
apriamo le porte alle giovani coppie e alle giovani famiglie perché a loro è
affidato il futuro e il destino di questa città.
comitato
di lotta per la casa - Palermo
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