Palermo, 3 ott. 2013. Il presidente della Regione
Siciliana Rosario Crocetta,
appresa la notizia terribile della tragedia avvenuta a Lampedusa, ha abbandonato immediatamente
Roma per recarsi nell'isola, dove arriverà nelle prossime ore. “E' un dolore immenso, per me, per
tutto il governo della Regione, per il popolo siciliano, per gli abitanti
di Lampedusa. Dobbiamo cambiare le leggi sull'immigrazione che hanno
dimostrato non solo di non riuscire a bloccare i flussi migratori in Italia,
ma hanno trasformato il Mediterraneo in un mare di morte. Chiedo che su
questi argomenti si formi un tavolo di lavoro congiunto tra il governo
nazionale, coinvolgendo il Ministro per l'Integrazione, degli Interni e il governo
regionale siciliano.
La Cgil di Palermo: “Profondamente turbati.
Bisogna mettere fine a queste stragi rivedendo le norme italiane ed europee
sull’immigrazione”
Palermo 3 ottobre 2013 - «Questa nuova
tragedia del mare fa parte di una strage continua di cui il naufragio di oggi a Lampedusa è solo l’ultimo episodio.
Questo dramma che coinvolge giornalmente
centinaia di immigrati in arrivo nel nostro Paese turba le nostre coscienze -
dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà - e richiama tutti
quanti a un impegno collettivo che deve avere come obiettivo la fine di questa
emergenza intervenendo sia sui soccorsi che sulle partenze, per portare a un
ripensamento culturale delle norme italiane ed europee in materia di
immigrazione». «In questo momento - aggiunge Zaher Darwish, responsabile
immigrati Cgil di Palermo - pensiamo al
dolore dei familiari dei paesi d’origine, al dolore dei nostri fratelli, e riteniamo che sia umanamente obbligatorio che venga dichiarata
una giornata di lutto nazionale».
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