L'on. Pippo Digiacomo |
“Il governo sta preparando nuovi tagli alla sanità? In commissione
diremo ‘no’ e, anzi, proponiamo di aprire i laboratori diagnostici anche la
notte, per snellire le liste d’attesa e permettere agli utenti di poter
ottimizzare le loro giornate”. Lo ha detto Pippo Digiacomo (PD), presidente
della commissione Sanità all’Ars, che questa mattina ha tenuto una conferenza
stampa all’Ars. “Siamo passati da un disavanzo di un miliardo e 200 milioni di
euro ai conti in pareggio, e addirittura oggi abbiamo un avanzo di gestione.
Ciò nonostante – ha aggiunto - la Sicilia continua ad essere in regime di “Piano
di rientro” per mantenere l’Irap al massimo e accantonare così circa 500
milioni di euro che servono a coprire altri disavanzi. Dunque, la situazione
finanziaria in campo sanitario è stata “aggiustata”, eppure si continua a
palare di tagli: per quel che ci riguarda in commissione ci opporremo a
qualunque ipotesi di questo tipo.
Piuttosto, reinvestiamo l’avanzo in maniera
utile: apriamo i laboratori anche la notte e diamo la possibilità ai cittadini
di effettuare esami diagnostici in orari ‘nuovi’. In questo modo si
alleggerirebbero le liste d’attesa e andremmo incontro a molta gente che magari
oggi per fare un esame è costretta a chiedere un giorno di ferie”.
Digiacomo ha aggiunto: “In commissione sono state fatte una
serie di denunce sul mondo della sanità, dalle liste d’attesa al 118: ma le
denunce da sole non bastano, questo lo dico soprattutto al governo. Ci sono
Policlinici con sale operatorie dove io non mi farei curare “neppure un callo”:
perché su queste situazioni non c’è lo stesso accanimento che c’è stato per la
chiusura dei punti nascita? Perché ci si è scagliati contro le piccole comunità
e non sono mai stati toccati i baronati della sanità? E dal punto di vista dei
rapporti Stato-Regione, perché non la smettiamo di obbedire a tutti i diktat
che arrivano da Roma?”.
Digiacomo è poi tornato sulla selezione dei nuovi manager. “I criteri
con cui si stanno valutando i candidati – ha detto - sono la prova di come in
troppi casi si stia agendo in maniera ragioneristica, ma senza strategia: si
può pensare di scegliere un manager in base a test di logica, con domande come
“quanti triangoli rientrano in un cerchio?”. “L’assessore Lucia Borsellino – ha
concluso - è brava e capace, ma non è più un dirigente generale, oggi è
assessore: le consiglio di essere più decisa. Spesso siamo stati d’accordo
sugli obiettivi, ma se passano i mesi e non accade nulla, c'è qualcosa che non
va”.
2 ottobre 2013
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